Il Foglio sportivo - Calcio e finanza
Cosa farà Dazn per la Serie A
Presentata la squadra e le novità per la prossima stagione. Si attende la conclusione dell'istruttoria da parte dell’Antitrust sull’accordo con Tim
C’è Diletta Leotta, ci sono le novità Marco Cattaneo, Giorgia Rossi e Massimo Ambrosini, tra gli altri. Ma c’è anche un nuovo scontro all’orizzonte. Nel giorno infatti dell’apertura di un’istruttoria da parte dell’Antitrust sull’accordo con Tim, Dazn ha alzato il sipario sulla nuova stagione, svelando in particolare quella che sarà la squadra che racconterà la Serie A nella prossima stagione: una annata che rappresenta un punto di svolta per la piattaforma, visto che sarà la prima in cui trasmetterà tutta la Serie A con 10 match a giornata, di cui 7 in esclusiva e 3 in co-esclusiva.
La campagna acquisti, per questo motivo, è stata rilevante: in difesa c’è Andrea Barzagli, a centrocampo Massimo Ambrosini e Riccardo Montolivo, in attacco Alessandro Matri e Giampaolo Pazzini, sono questi i nuovi volti tra gli ex calciatori che entreranno nella squadra di Dazn. Che si vanno ad aggiungere alla conferma su tutti di Diletta Leotta e Pierluigi Pardo (che continuerà a commentare la Champions su Mediaset), insieme ai vari Guidolin, Balzaretti, Borghi, Cravero e Gobbi, tra gli altri. Novità che riguarderanno, inoltre, anche lo studio di Dazn, che si chiamerà "The Square”.
“Rispetto a tre anni fa, quando abbiamo iniziato il nostro percorso, ne abbiamo fatta di strada. Sono orgogliosa di dove siamo arrivati. Ora ci troviamo di fronte a nuovo punto di svolta, con tutta la Serie A in streaming: qualcosa che non era mai successo in Italia”, ha spiegato Veronica Diquattro, Chief Customer Innovation Officer di Dazn, durante l’evento. Presentazione preceduta di poche ore, dicevamo, dalla notizia dell’apertura di un’istruttoria sull’accordo con Tim. “Siamo tranquilli del nostro operato, abbiamo sempre lavorato rispettando le condizione di mercato. L’obiettivo di Dazn è soddisfare la passione degli sportivi e lo potranno fare su qualsiasi dispositivo e con qualsiasi operatore”, ha spiegato Diquattro.
Dopo i vari esposti da parte di Vodafone, Wind Tre, Fastweb e da ultimo, lo scorso giugno, di Sky, l’Antitrust si è così mossa per “accertare se esista una possibile intesa restrittiva della concorrenza per le clausole che limitano commercialmente Dazn nell'offerta di servizi televisivi a pagamento, con l'effetto, fra l'altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare altri operatori di telecomunicazioni”.
In particolare, l’Antitrust ha sottolineato alcune elementi su cui intervenire sull’accordo tra Tim e Dazn per superare l’impasse: in particolare, consentire a Dazn di offrire servizi a la carte e voucher promozionali; permetterle di distribuire i propri contenuti anche su digitale terrestre e satellite, di cederli eventualmente in sublicenza o di rendere disponibile la sua app per altri dispositivi; non limitare Dazn su sconti e promozioni.
“L’accordo con Dazn ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni”, la posizione di Tim. Lo scontro, quindi, continua, quando manca poco più di un mese dall’inizio della Serie A 2021/22.