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Euro 2020

Tutto deciso: la coppa della vittoria sarà esposta davanti a Milano Lambrate

Maurizio Milani

Gli azzurri trionfano e subito sorge il problema: dove esporre il trofeo? Intanto se lo porta a casa Emiliano, in Puglia, che è il più lesto. Poi il governo fa una scelta di buon senso: sarà collocata davanti a una delle stazioni più importanti del mondo, come la definisce il New York Times

L’Italia è campione d’Europa (finale 3-2). Una simpatica disputa avviene tra le istituzioni: dove esporre il trofeo? C’è chi propone nella casa di Giacomo Leopardi, chi al Casinò di Chianciano Terme (da riaprire per l’occasione). Il governo decide che la coppa Europa verrà esposta a rotazione nelle sedi delle regioni. Inizia la Puglia. Emiliano era a Wembley: per primo ha messo sui social la foto con lui e la coppa. Seguirà la Sicilia ecc. (vedere date sul sito del Foglio). 

  

Finito il giro delle regioni, il più prestigioso trofeo del calcio verrà esposto nei 121 comuni italiani capoluogo di provincia. Per cui avremo una doppia esposizione in alcune città, per esempio Bologna: prima alla sede dell’Emilia Romagna, poi in municipio. Dove verrà trafugata. Ma subito ritrovata in un’aula dell’università (facoltà di Ornitologia). La collocazione finale è stata decisa: la coppa Europa sarà collocata in piazza Bottini a Milano. Davanti alla stazione di Milano Lambrate, definita ieri dal New York Times una delle dieci stazioni ferroviarie più importanti del mondo. 

 

La notte prima che l’Uefa la richieda indietro per venire di nuovo assegnata, la coppa sparirà. Le telecamere inquadrano due tizi su una ruspa che buttano giù il piedistallo e trafugano la coppa. Dai filmati si vedono benissimo le facce: due noti antiquari di Milano, che risultano irreperibili. L’Uefa è costretta a fare un nuovo bando per il design della nuova coppa Europa. La vince un ragazzo di undici anni delle Canarie. Ha disegnato un magnifico trofeo (vedi sito Foglio in anteprima mondiale). 

 

Torniamo alla sera della vittoria. Mancini a pochi minuti dall’inizio della finalissima telefona a El Shaarawy: il formidabile attaccante viene convocato tramite Farnesina e Foreign Office, un caccia Harrier a decollo verticale è pronto sulla pista di Pratica di Mare. L’attaccante arriva a Londra dopo 41 minuti dalla telefonata del mister. L’Harrier atterra sul piazzale di Wembley. El Shaarawy è a disposizione di Mancini e raggiunge i compagni nello spogliatoio nell’intervallo. Mancini conferma la formazione del primo tempo. Non ci sarà bisogno di El Shaarawy nella ripresa, essendo il risultato ormai acquisito. L’Italia vince la sua seconda Coppa Europa per nazioni. Chiesa vince il Pallone d’oro.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.