Meglio degli inglesi. L'Europa che tifava Italia
Durante i quarti di finale, un monitoraggio fatto da un centro di ricerca che analizza i trend social per Eurostat, aveva rilevato che tra le otto squadre ancora in corsa per la coppa la nazionale inglese era all'ultimo posto per gradimento tra i profili che interagivano fuori dai confini nazionali
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Ad un certo punto per le vie di Berlino ieri sera si cantava "Bella ciao". A festeggiare ieri sera per nelle piazze della capitale tedesca la vittoria degli Europei degli Azzurri di Mancini, gli italiani erano in minoranza. D'altra parte a nessuno sarebbe venuto in mente di cantare "Bella ciao" proprio al termine di una partita di calcio, evento che porta con sé uno sguaiato e urlato utilizzo sonoro dell'Inno.
A brindare alla coppa alzata dall'Italia del calcio erano tutti quelli che al calcio sono interessati, una rumorosa minoranza. Tedeschi, turchi, spagnoli, francesi, tutti uniti a sfavor di Albione. Perché: "Chiunque, ma non gli inglesi", era stato il messaggio che era circolato tra una buona parte degli appassionati pallonari in questo mese di Europei.
Durante i quarti di finale, un monitoraggio fatto da un centro di ricerca che analizza i trend social per Eurostat, aveva rilevato che tra le otto squadre ancora in corsa per la coppa la nazionale inglese era all'ultimo posto per gradimento tra i profili che interagivano fuori dai confini nazionali. La grande antipatica, quella che si sperava perdesse.
Il simpatizzare Italia non c'è stato solo a Berlino. Zurigo, Bruxelles, Parigi, Madrid hanno preferito l'Azzurro al bianco, l'Italia all'Inghilterra