il caso
Ma chi ci va al Newcastle?
Il club inglese acquistato dai sauditi doveva ribaltare il calciomercato. E invece sta facendo più fatica del previsto a mettere sotto contratto giocatori di primo livello
Tutti a Newcastle? Anche no. C’è chi il trasferimento lo ha già rifiutato, chi lo ha declinato, evitato, smentito e pure un po’ snobbato. Segno che per il club inglese questo mercato di gennaio non sarà una sciocchezza, nonostante i capitali arabi. Appena qualche mese fa, dopo l’acquisizione della società da parte del fondo saudita Pif, l’entusiasmo era alle stelle. “Possiamo osare di nuovo sperare", aveva detto l'ex giocatore Alan Shearer felice per la partenza dell’ex proprietario Mike Ashley. La gente era scesa in strada, a ballare, cantare, esultare. Ma i risultati negativi e il penultimo posto in Premier League stanno complicando i programmi. Lo spauracchio retrocessione vale più di un mucchio di sterline.
Il fondo dell'Arabia Saudita che ha comprato la squadra è uno dei più grandi al mondo, vale più di 400 miliardi di euro e ora controlla l'80 per cento del club. Il restante 20 è nelle mani di un consorzio di investitori guidato da Amanda Staveley, donna d'affari con legami con il Medio Oriente, che aveva aiutato lo sceicco Mansour nell’acquisto del Manchester City. Ora il Newcastle vale più di tutti: 50 volte il Psg, 10 il City. Le speranza dei tifosi del Newcastle erano rivolte al nuovo anno, a un gennaio di grandi arrivi. Finora si è mosso niente. La dirigenza fa sapere di essere al lavoro per migliorare la squadra, ma “è molto difficile se i giocatori non vogliono accettare o i club non vogliono vendere. Fare mercato a gennaio è complicato".
I soldi servono, ma a volte non risolvono tutti i problemi. Anche perché ci sono differenze troppo marcate rispetto agli altri club acquistati dagli emiri. Newcastle non è Parigi. E nemmeno Manchester. We’ve gotta get out of this place. gli Animals cantavano la frustrazione, la rabbia, la sofferenza. Newcastle non è mai stata una terra promessa. Il valzer del mercato è comunque già cominciato e l’elenco dei calciatori accostati al Newcastle ha già tappezzato il web e iniziato a infastidire la Serie A. A partire da Darwin Nuñez. L’attaccante uruguaiano che tanto piace a Milan, Inter e Juve pare essere il grande obiettivo del fondo Pif. Il prezzo è 50 milioni, ma per ora non si muove foglia. E poi ci sono stelle della Ligue 1, con Faivre del Brest e Kamara del Marsiglia, che sono anche obiettivi del Milan. E per la difesa il nome è quello di Matthias Ginter, del Borussia Mönchengladbach, accostato pure all’Inter nelle ultime settimane.
Il Newcastle United, ha fatto sapere il Daily Mail, potrà spendere fino a 250 milioni di euro (200 milioni di sterline) per rinforzare l’organico nei prossimi tre anni oltre i limiti del Fair Play Finanziario inglese senza violare le regole. I regolamenti economici in Inghilterra infatti permettono una perdita a bilancio fino a 105 milioni di sterline (circa 125 milioni di euro) in tre stagioni sotto analisi, al netto delle spese per infrastrutture e settore giovanile. Il problema, però, non sembrano essere i soldi. In Premier la situazione della squadra è drammatica. I numeri sono impietosi: 11 punti, una sola vittoria (quella contro il Burnley dello scorso 4 dicembre), 42 gol subiti, 19 fatti. Lunedì il Newcastle ha festeggiato il pari contro il Manchester United. Un evento, o qualcosa del genere. Howe, addirittura, si è spinto a dire che “abbiamo visto l'inizio di una nuova squadra”. Chissà se è lo stesso che hanno visto gli altri.