Ambizione rampante. I segreti della nuova Ferrari di Formula 1
La nuova monoposto è aggressiva, innovativa, coraggiosa. I tecnici del Cavallino hanno osato e hanno realizzato una macchina diversa da tutte le altre. Ritornerà vincente?
La F1-75 non è una Ferrari banale. È aggressiva, innovativa, coraggiosa. Ha scelto un rosso antico, lo ha macchiato molto di nero, ma ha allestito un vestito diverso da tutti quelli visti finora. Il regolamento 2022 imponeva auto rivoluzionarie e questa Ferrari dà l’impressione di aver voluto osare davvero con delle forme inedite scolpite dal vento. A guidare tutte le scelte è stata l’aerodinamica. L’architettura delle sospensioni e della stessa power unit sono tutte figlie delle scelte fatte in galleria del vento dove sono state imboccate strade differenti, cambiando anche la filosofia adottata in passato, ribaltando vecchie abitudini.
La F1-75 nasce via web con uno spettacolo sobrio ed efficace che le rende più giustizia rispetto alle foto rubate circolate alla vigilia. Dopo Binotto e i piloti appare anche il presidente John Elkann: “Ferrari è l’unico team che ha partecipato a tutte le edizioni del mondiale di Formula 1 e ha sempre rappresentato un punto di riferimento. La F1-75 è il meglio dell’innovazione che il team ha potuto concepire. Porteremo le performance della nostra macchina con il logo dei 75 anni; è una responsabilità portare in pista questa vettura con tutte le aspettative dei tifosi in giro nel mondo. Il resto è nelle mani di Binotto, Leclerc e Sainz” dice leggendo il gobbo e chiudendo con un “Forza Ferrari”. Sa di avere una responsabilità enorme perché i tifosi aspettano da troppo tempo una vittoria. La mette volentieri sulle spalle di Binotto, Leclerc e Sainz. Adesso tocca a loro. Lui ha dato fiducia alla squadra, loro devono farla vincere.
“La F1-75 è l’espressione del talento, dell’impegno e della passione di ognuno di noi – aggiunge Binotto - È la sintesi del lavoro di una squadra che, mai come stavolta, ha affrontato la sfida con uno spirito e un approccio diversi, cercando di spingere al massimo sull’innovazione di ogni componente, di ogni dettaglio, di ogni soluzione. Questo desiderio di innovazione ci ha dato una carica straordinaria nel lavoro quotidiano che si è concretizzata in questa vettura”. Binotto è sereno. Dice di non sentire la pressione più di altre volte o almeno di aver imparato a scacciarla con il lavoro. Ha molta fiducia nel lavoro fatto, ammette di aver già copiato un particolare (il doppio splitter sotto la scocca) dalla Aston Martin, ma di non avere un piano B se le cose dovessero andare male. “Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per progettare la F1-75. Sappiamo che le aspettative sono alte e siamo pronti a misurarci con gli avversari. Vorrei che la F1-75 fosse la monoposto che consentirà ai nostri tifosi di tornare ad essere orgogliosi della Ferrari. Abbiamo un obiettivo: alimentare il mito del Cavallino Rampante. Per farlo abbiamo una sola strada: tornare a vincere. Ci vuole una vettura veloce e ci vogliono due grandi piloti. Noi li abbiamo.”
Leclerc e Sainz sono rimasti a bocca aperta quando l’hanno vista. Affascinati e ammaliati, anche se Charles, riprendendo una filosofia cara a Enzo Ferrari dice che “amo questa macchina, la amo già, ma la amerò ancora di più quando la guiderò in pista e scoprirò che è un’auto vincente”. Lui e Carlos saranno liberi di combattere tra loro. “Con intelligenza”, aggiunge Charles.
Ci vorranno quattro o cinque gare per capire il reale potenziale delle vetture 2022. "Sono sorpreso di aver visto tante differenze nella parte centrale delle auto presentate fin qui – ammette Binotto – ma sono convinto che entro qualche gara le vedremo convergere verso soluzioni uguali per tutti. Noi abbiamo una certa flessibilità attorno al motore che ha un’architettura nuova, ma ci permetterà di lavorare sulle forme della carrozzeria se fosse necessario”. Proprio il motore sembra poter essere un’arma vincente. Sarà congelato per i prossimi quattro anni e quindi partite in vantaggio sarebbe una grande cosa. Quest’anno la benzina avrà un 10% per cento di etanolo e i tecnici valutano una perdita di una ventina di cavalli. Ma alla Ferrari sono convinti di aver già colmato il gap.