la festa d'addio
Con Italia-Argentina per Chiellini si chiude un cerchio
Il difensore, che ha esordito con la Nazionale nel 2004, lascia l'Azzurro dopo 117 presenze. Per congedarsi torna a Wembley, dove solo a luglio scorso ha vinto l'Europeo
Dal trionfo all’addio: questa sera a Wembley Giorgio Chiellini scenderà in campo per l’ultima volta con la maglia Azzurra. Negli occhi ancora le immagini del “Chiello” campione d’Europa, che festeggia insieme ai suoi compagni il successo dopo la vittoria contro l’Inghilterra ai calci di rigore. Si chiude un cerchio ricco di successi e anche qualche amara delusione, come la doppia mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022. Chiellini lascia l’Azzurro dopo 117 presenze ufficiali, eguagliando al quarto posto Daniele De Rossi nella classifica generale.
Il match contro la Selección di questa sera, sarà solo l’ultimo capitolo di un romanzo iniziato 22 anni fa, a Wellingborough. Chiellini in quell’occasione disputò qualche minuto con la Nazionale U15. Avversaria, ancora una volta l’Inghilterra. Con le giovanili azzurre, dopo 71 partite da protagonista, un europeo con l’Under 19 e un bronzo olimpico ad Atene nel 2004 con l’Under 21, la chiamata tanto attesa di Marcello Lippi. Contro la Finlandia, a novembre 2004, l’esordio con la Nazionale maggiore. "Credo proprio che Gentile si possa scordare per un po' di tempo Chiellini in Under 21. Se un giocatore è pronto a vent'anni, non bisogna attendere i 21 per lanciarlo in prima squadra”, il commento di Lippi a fine gara.
Una Nazionale ricca di grandi campioni all’epoca, dai quali il poco più che ventenne Chiellini, con umiltà e tanto lavoro, ha saputo raccoglierne i frutti migliori. Nato a Pisa, ma cresciuto nella sua Livorno con il mito di Kobe Bryant, Giorgio ha da sempre inseguito il sogno Azzurro. La moglie Carolina ha descritto Giorgio come un uomo caparbio e determinato. Il fratello gemello Claudio è da sempre impressionato dalla sua costanza e razionalità. Lo studio lo ha valorizzato ancor di più, aiutandolo a non pensare alle pressioni del quotidiano. Prima la laurea in Economia e Commercio e nel 2017 tra un impegno di Serie A la domenica e uno di Champions il mercoledì, anche la lode in Business Admistration.
I suoi pugni sul petto in stile “King King” ad ogni sua esultanza, raccontano Chiellini più di mille parole. Rude e deciso contro tutto e tutti, in ogni suo intervento in mezzo al campo. Un leader carismatico, in grado di accendere lo spogliatoio quando serve. Una festa di addio, quella prevista stasera, che proseguirà anche sull’asse Londra-Roma. Grazie a un’iniziativa di Figc e Urban Vision, in Piazza della Repubblica, verranno trasmessi i momenti più significativi del suo percorso in Azzurro. Un piccolo omaggio per un grande capitano.