La Ferrari vince a Silverstone. Primo Sainz, la safety car manda Leclerc giù dal podio
Lo spagnolo conquista la prima vittoria dopo 15o gran premi, mentre il monegasco perde 13 punti che sembravano sicuri. La classifica mondiale in testa è cortissima
Vince la Ferrari, ma non è quella “giusta”. Sainz conquista la sua prima vittoria dopo 150 gran premi disputati. Leclerc mastica amaro, amarissimo. Giù dal podio dopo una gara quasi vinta, il monegasco perde 13 punti che sembravano sicuri ed in una giornata nera per Verstappen (da capolista e quasi fuori dai punti in pochi giri a causa di una serie inenarrabile di problemi, a partire da una foratura) ne recupera soltanto sei all’olandese (da -49 a -43).
Nessuna delle decisioni che vengono prese al muretto sono semplici e soprattutto accadono in frazioni di secondo. Tutto accade, ancora una volta, a causa di una safety car. Qualcosa di simile al finale di Abu Dhabi dello scorso dicembre. Giro numero 39. Leclerc è davanti a Sainz dopo che lo spagnolo gli aveva dato strada. Dietro di loro un Hamilton mai visto così in palla ma probabilmente non in grado di insidiare i ferraristi per la vittoria finale. Ecco il colpo di scena. Ocon si pianta e lentamente parcheggia la sua Alpine. Entra la safety car, un’opportunità per tutti per cambiare ancora gomme e rimettere in discussione il risultato. La Ferrari in pista è prima e seconda. I rossi sanno che quelli dietro (Hamilton e Perez, che è clamorosamente risalito dopo un contatto in partenza con Leclerc) metteranno la gomma rossa, quella che dura meno ma che ha più grip. D’altronde mancano una dozzina di giri alla bandiera a scacchi.
Leclerc esita, offre qualche secondo al muretto per pensarci ancora. Decidono di stare fuori con lui e di far rientrare Sainz per “marcare” quelli dietro. E’ una catastrofe per Leclerc. Alla ripartenza Sainz con la rossa lo infila subito, il numero 16 viene aggredito anche da Hamilton e Perez, che lo passano dopo un duello rusticano nel quale Leclerc pennella un paio di controsorpassi davvero da mago. Ma per lui la gomma bianca è una condanna e rischia addirittura di farsi infilare da Alonso. Finisce con Sainz in trionfo, con una classifica mondiale ora abbastanza corta (Verstappen 181, Perez 147, Leclerc 138 e Sainz 127) ma soprattutto con una necessità di chiarimento a Maranello. Sainz ha fatto pole e vittoria e quando accade questo non ci sono discussioni. Ci saranno invece, perché Leclerc potrà sempre pensare di essere stato privato di un successo certo in virtù di una decisione del muretto sulla cui bontà il 16 rosso non potrà mai essere d’accordo.
La giornata di Silverstone, una domenica nella quale Mick Schumacher ha conquistato i primi punti della sua giovane carriera e Lewis Hamilton è ufficialmente tornato a lottare per la vittoria, era iniziata con una spaventosa carambola innescata da George Russell. Guanyu Zhou sulla sua Alfa viene speronato e si cappotta. Finisce come un missile contro le barriere. Lo fa con la testa del pilota sottosopra e solo grazie ad Halo possiamo parlare di un incidente di corsa e non anche di una tragedia. Un incidente non simile nella dinamica ma identico nella sorte del pilota era accaduto in Formula 2. Ed anche in quel caso era stato Halo ad evitare i danni peggiori. Nessuno spenga i motori, sabato in Austria la sprint race e domenica ancora gara. Luglio bollente e lotta apertissima.