Eurobasket
Piccola guida all'Europeo di basket 2022, dove l'Italia sogna in grande anche senza Gallinari
Francia, Slovenia, Grecia e Serbia sono una spanna sopra le altre. Ma la cervellotica formula del torneo spinge all’imprevisto: anche gli Azzurri fra le mine vaganti. Tutto quello che c’è da sapere sui prossimi Europei, al via giovedì
Il boccone più indigesto è piombato all’ultima curva prima del giro di ricognizione. “Fa maledettamente male rinunciare a questo sogno azzurro”, ha annunciato Danilo Gallinari domenica, dopo la vittoria sulla Georgia che vale un mattoncino importante per il Mondiale dell’anno prossimo. Però ora, dal 1° al 18 settembre, va in scena l’Europeo più atteso di sempre. E non è una semplice frase fatta: l’ultima edizione risale al 2017, mai nella storia della competizione c’era stato un digiuno simile. E l’Italia affronterà la fase a gironi in casa, fresca di rilancio olimpico, di nuovo corso tecnico, coach Pozzecco a ereditare l’ottimo lavoro di Meo Sacchetti. Ma senza il suo top player, bloccato da una lesione al menisco di quello stesso ginocchio sinistro che lo costrinse al forfait nove anni fa. Come dice il Gallo, “bisogna accettare il destino e guardare avanti”. Anche perché si preannuncia un torneo equilibrato, imprevedibile, ricco di star Nba e non, pronte a sparigliare le carte. Il format della prima fase? Ventiquattro squadre, cinque gironi da sei, le prime quattro avanzano agli ottavi di finale.
Ecco una piccola guida a Eurobasket, per neofiti e dipendenti da pallacanestro.
I Gironi dell'Europeo di basket 2022
• GRUPPO A – Tbilisi
Quello della nuova Spagna. La squadra allenata da Sergio Scariolo, al timone dal 2015, deve fare i conti con la prima grande uscita post generazione d’oro: non ci sono più i fratelli Gasol, Sergio Llull, il ‘Chacho’ Rodriguez, Ricky Rubio. Unico superstite Rudy Fernandez, anni 37. Sarà il tiratore del Real Madrid a fare da chioccia a un gruppo ringiovanito, attorno alla potenza di fuoco di Juancho e Willy Hernangómez: basterà per superare il primo turno, magari anche per sognare la zona medaglie. Ma difficilmente la Roja arriverà in fondo. E tutto sommato non è questo l’obiettivo della spedizione, orientata al futuro più che al presente.
A contenderle il primo posto nel girone c’è soprattutto la Turchia di Ergin Ataman, tornato alla guida della nazionale dopo il trionfo nelle ultime due edizioni di Eurolega con l’Anadolu Efes. Sprazzi di talento notevole – gli Nba Osman, Kormaz e Sengun, più l’americano naturalizzato Shane Larkin –, qualche buco di troppo nelle seconde linee: compagine da tenere d’occhio. Terza incomoda la Georgia, che pur orfana del virtussino Shengelia per infortunio avrà il vantaggio del fattore campo: a Goga Bitadze, centro degli Indiana Pacers, l’onere del trascinatore. Più defilate il Belgio, il Montenegro ripescato dopo l’esclusione della Russia e la Bulgaria, che pure ha soffiato la qualificazione alla temibile Lettonia. Sarà corsa a tre per l’ultimo pass per gli ottavi.
• GRUPPO B – Colonia
Il girone di ferro. In un sol colpo la Francia argento olimpico, la Slovenia campione d’Europa in carica, la Germania padrone di casa e l’eterna Lituania. La sfida a distanza fra Gobert e Doncic rischia di essere l’anteprima della finale: nessuno può contare sulla profondità di roster dei transalpini – anche Fournier, Maledon, Yabusele, Luwawu-Cabarrot, nonostante le assenze di Batum e De Colo –, nessuno su un campione totale come il ragazzo prodigio dei Dallas Mavericks. I primi hanno qualcosa in più in difesa, i secondi in attacco. Specie se Doncic ha la mano calda e Dragic lo ispira da play. A Tokyo, un anno fa, le due big diedero forma a una splendida semifinale, dove nel pathos del punto a punto la spuntarono i francesi.
Attenzione però all’incognita del tour de force. I tedeschi, aggrappati all’estro dell’ex Lakers e Celtics Dennis Shröeder, sono una nazionale in costante crescita (90-71 alla Slovenia, nell’ultima sfida di domenica) e avranno il pubblico dalla loro. Mentre per la Lituania saranno anche lontani i tempi delle due finali continentali consecutive (2013 e 2015), ma dalle parti di Vilnius il basket continua a essere una religione foriera di ricambi generazionali sempre all’altezza. E sotto le plance Jonas Valanciunas resta immarcabile per i più. Ultimo fattore X: è un girone privo di squadre materasso. Le altre due sono l’Ungheria di Adam Hanga, ala del Real Madrid, e la Bosnia di Jusuf Nurkic, centro dei Portland Trail Blazers. Chance di ritagliarsi un posto agli ottavi poche, sgambetti in partita secca molto più verosimili. Anzi, già successi: sabato scorso a Sarajevo, la Francia è caduta 96-90.
• GRUPPO C – Milano
Casa azzurra. Il ko di Gallinari è una batosta non da poco, ma il nostro vero punto di forza è l’alchimia del collettivo: Danilo non c’era nemmeno a Belgrado, quando l’Italbasket un anno fa si regalava l’Olimpiade contro ogni pronostico. E così oggi sogna di dare l’assalto al podio – sarebbe un’impresa, non un miracolo –, dopo il quinto posto degli ultimi due Europei. Il faro della spedizione sarà Simone Fontecchio, sempre più leader e fresco di passaggio agli Utah Jazz. E poi l’esperienza di Melli e Datome, la classe di Mannion e Tonut, l’apporto silenzioso di Ricci e Pajola: è un’Italia gagliarda, che la carica emotiva del Poz può soltanto esaltare nei momenti chiave del torneo. Il solito punto debole? Pochi centimetri sotto canestro. Proprio per questo tornerà a bordo Amedeo Tessitori, centro di ruolo e primo fra gli esclusi fino all’infortunio del Gallo.
Poi le avversarie. Su tutte la Grecia di Giannis Antetokounmpo, da Milwaukee con furore: l’Mvp delle Nba finals 2021 ha riabbracciato la nazionale dopo tre anni, sfoderando il suo career-high in maglia ellenica (40 punti) lo scorso 25 agosto contro la Serbia. Sparring partner i suoi fratelli Kostas e Thanasis, il naturalizzato Dorsey, oltre alla vecchia guardia capitanata da Sloukas, Calathes e Papanikolaou. Un mix di primo livello che ad Atene richiama le leggendarie gesta di Nikos Galis e Theodoros Papaloukas, protagonisti dei due precedenti allori continentali. Così, sulla carta, l’Italia si giocherebbe il secondo posto nel girone con la Croazia: solita compagine di talento incompiuto, reduce dall’incoraggiante quinto posto alle Olimpiadi giapponesi. Bogdanovic, Saric, Hezonja e Zubac sono formidabili giocatori. Se reggeranno le rotazioni, ecco l’outsider dell’Europeo.
Più defilate le altre tre del gruppo C. Il basket britannico sta finalmente trovando una dimensione di rilievo, però anche per la nazionale si tratta di un processo di lungo termine: finora, oltre l’ala dei Toronto Raptors OJ Anunoby, poco altro. L’Ucraina, battuta il 24 agosto nel cammino verso i Mondiali, è una squadra fisica ma tecnicamente inferiore agli Azzurri. Mentre la modesta Estonia ci aveva sorpreso nel 2021, a qualificazione europea già acquisita: vietato ripetere questo o altri passi falsi.
• GRUPPO D – Praga
Forse il girone più livellato verso il basso: dopo la Serbia un grande vuoto. Anche per questo, la nazionale di Belgrado è un gruppo in missione. C’è l’onta della mancata Olimpiade da archiviare, una sfilza di assenze eccellenti – Teodosic e Marjanovic per scelta tecnica, Bogdanovic per infortunio, Jovic e Pokusevski blindati dalle loro franchigie Nba – da superare con i risultati. Poi le stelle: Nikola Jokic è un’assodata forza della natura, Vasilije Micic il genio in cerca della definitiva consacrazione. E un conto è partire subito con dei serrati testa a testa sul parquet, un altro è trovare sulla propria strada Polonia, Israele, Finlandia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca.
Nessuna di queste ha i mezzi per tenere il passo dei serbi. Ma allo stesso tempo è sfida aperta per il secondo posto: Vesely e Satoransky, seppur in fase calante, proveranno a regalare una gioia al pubblico di Praga. La Polonia ha un dodici rodato anche se privo di grandi acuti, gli olandesi sono dinamici ma inesperti e non vincono una partita ufficiale dal 20 febbraio 2021. Meglio Israele e Finlandia, che si affideranno alle individualità di Deni Avdija e Lauri Markkanen, rispettivamente in forza ai Washington Wizards e ai Cleveland Cavaliers.
Dagli ottavi di finale alla finale
Quanto sopra vale fino a un certo punto. Perché il vero fascino di Eurobasket 2022 è la sua cervellotica fase a eliminazione diretta, tutta da disputarsi a Berlino. Dove gli accoppiamenti sono già decisi: la seconda classificata del gruppo B affronterà la terza del gruppo A, la prima del C contro la quarta del D e così via. Tradotto, nessuno lo dice ma tutti fanno già i loro calcoli. Prendiamo l’Italia, per esempio: paradossalmente agli Azzurri converrebbe quasi qualificarsi da terzi, anziché conquistare il proprio girone. Nel primo caso agli ottavi troverebbero la seconda del non irresistibile gruppo D, per poi giocarsela contro un avversario tosto ma alla portata (la Spagna?) ai quarti. Un primo o un secondo posto a Milano invece vorrebbe dire in proiezione Francia o Slovenia. Patate bollenti che pure la Grecia si risparmierebbe volentieri. Mentre dall’altra parte del tabellone, la Serbia avrebbe la strada spalancata fino alla semifinale. È anche questione di buona sorte, come un tiro sputato o accettato dal ferro. Nel dubbio, vincere aiuta a vincere.
Il calendario dell'Italia
La nazionale di Pozzecco giocherà tutte le partite della prima fase al Forum di Assago (Milano) alle ore 21. Debutto il 3 settembre contro l’Estonia, il giorno dopo Grecia-Italia. Il 5 settembre c’è l’Ucraina, il 6 la Croazia e l’8 la sfida alla Gran Bretagna chiuderà il girone. Se gli Azzurri passeranno, direzione Berlino: i loro eventuali ottavi di finale sono in programma alla Mercedes-Benz Arena l’11 settembre. Il resto è tutto da scrivere.