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E' grande basket ma la Rai rischia di perderlo
L'11 novembre a Pesaro si gioca Italia-Spagna e vale la qualificazione al prosismo Mondiale di basket. Sulla Rai la pallacanestro fa ascolti record malgrado i diritti costano. Le ragioni per cui la tv pubblica dovrebbe crederci
L’11 novembre a Pesaro è in calendario un’Italia-Spagna che può portare al prossimo Mondiale di basket. Per l’Italbasket di Marco Pozzecco, uscita a testa a alta dall’Europeo è un gran bell’esame contro i campioni d’Europa allenati da Sergio Scariolo. Tra l’altro si giocherà a Pesaro, la città dove Scariolo ha cominciato a vincere conquistando lo scudetto con la Scavolini nel 1990, quando non aveva ancora compiuto 30 anni. Un altro bagno nei ricordi dopo che già qualche settimana fa aveva portato la Virtus Bologna a vincere la Supercoppa a Brescia, la città dove è nato e ha cominciato ad allenare alla corte del barone Sales. Insomma Italia Spagna è una partita piena di storie da raccontare oltre all’amore che Pozzecco sta portando verso la maglia azzurra, tanto che pure Marco Belinelli ha detto che potrebbe ripensarci in futuro.
Il problema è che Italia-Spagna rischiano di vederla soltanto gli abbonati Sky, come sempre accade con la nazionale di basket. E Sky va comunque ringraziata per il lavoro che mette attorno al basket azzurro, trasmettendo anche la nazionale femminile. E allora viene spontanea la domanda: ma perché le nazionali azzurre di volley, sia maschile che femminile, fanno audience da record sulle Reti Rai in prima serata, mentre il basket lo possono vedere solo gli abbonati? Perché il basket costa troppo. Anche per una partita di qualificazione mondiale come quella di Pesaro chiede quasi 300 mila euro di diritti Tv. Non li chiede la Federazione, sia chiaro, ma Eleven che ha acquistato i diritti dalla Fiba e poi ne ha rivenduta parte a Sky.
E così Gianni Petrucci si ritrova cornuto e mazziato. Senza la nazionale in chiaro in tv (l’ultima partita, Olimpiadi a parte è stata trasmessa il 27 agosto 2014 da Bellinzona) e pure accusato di non avere il potere della pallavolo. E dire che lui sta cercando di muovere tutte le leve possibili per convincere la Rai dopo che la nostra tv nazionale è già inspiegabilmente fuggita dal campionato. L’augurio è che si riesca fare qualcosa perché il basket azzurro merita un palcoscenico in chiaro in questo che è il momento della rinascita. Come se ne non bastasse c’è anche l’Eurolega a mettersi di traverso (l’11 novembre è in calendario Olimpia-Virtus), ma qui la diplomazia è già al lavoro e Bodiroga, il nuovo presidente della Lega dei Club, pare aver capito il problema. Non resta che accendere le telecamere della Rai sull’azzurro basket. Sarebbe ora. Ci sarebbe tanto da raccontare e da far vedere.