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Il Milan dopo le vittorie in campo festeggia anche quelle nel bilancio

Matteo Rivarola

Il percorso di risanamento finanziario del club continua. Crescono i ricavi, diminuiscono le perdite. Le nuove straegie e il nodo del nuovo stadio

"La conquista del diciannovesimo scudetto e il crescente valore del brand Milan confermano il percorso di crescita intrapreso dal club dentro e fuori il terreno di gioco. Ora con RedBird si apre una nuova fase di crescita”. L’assemblea degli azionisti ha approvato, questa mattina, il bilancio del club rossonero per la stagione 2021/2022 e le parole del presidente Paolo Scaroni confermano, una volta in più, il percorso di risanamento finanziario portato avanti dalla società negli ultimi anni. La vittoria per 0-4 a Zagabria contro la Dinamo nella penultima giornata del girone di Champions League dunque non sarà l’unica nota positiva della settimana in via Aldo Rossi. La squadra di Pioli vince sul campo, consolidando una fase di crescita finanziaria concreta, dopo anni di scetticismo e mancate promesse.

   

Dati alla mano il Milan sta crescendo: la perdita annuale complessiva ad oggi, si traduce in 92,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 97.9 milioni della stagione precedente. Il patrimonio netto è stato di 137,5 milioni. Il bilancio consolidato è -66,5 milioni, rispetto al precedente di -96,4 milioni. Un percorso di risanamento che si va consolidando, testimoniato anche dalla riduzione dell'indebitamento finanziario netto pari a 28,4 milioni fino al 30 giugno 2022. Un ultimo dato, nella stagione 2021/22, i ricavi del club sono aumentati del 14 per cento, attestandosi a 297,7 milioni di euro, rispetto ai 261,1 milioni dell'esercizio precedente.

 

La palla, mai come oggi, passa a RedBird. Negli ultimi mesi Gerry Cardinale ha preferito lavorare in silenzio, lontano dai riflettori, ma in contatto quotidiano con la dirigenza. La sua prima trasferta europea allo Stamford Bridge contro il Chelsea, ha confermato ancora una volta quanta distanza ci sia da colmare con le grandi big europee. Gerry Cardinale è un azionista con competenze in materia sportiva che il Milan deve sfruttare il più possibile.

 

Imminente è il tema stadio. Attualmente è in corso un dibattito pubblico che riguarda i progetti realizzati su un suolo pubblico con investimenti superiori a 300 milioni di euro. C’è realmente la possibilità di avere uno stadio di proprietà? “Il nuovo stadio sarà più vicino alle case rispetto a quello attuale. Sarà però chiuso e il rumore inferiore a quello che c’è oggi. Alcuni dicono che sia troppo piccolo, prevede 60 mila posti – ha dichiarato il presidente rossonero Paolo Scaroni - Siamo incanalati piuttosto bene. Spero di avere una risposta entro l’inizio di novembre, se sarà positiva ci aiuterà nei ricorsi al Tar in maniera più benevola. Non rinunciamo ad altre alternative. Si possono aprire anche altre soluzioni, ci sono tante ipotesi. Farlo anche da soli è una delle tante".

 

Ancor più fiducioso l’amministratore delegato Ivan Gazidis che si dice certo del via libera entro la prossima stagione. “Vediamo la luce alla fine del tunnel. Abbiamo già l'approvazione per lo stadio, ci sono un paio di passaggi che stanno attraversando con un dibattito pubblico. Sono molto ottimista sul fatto che il progetto dello stadio prenderà il via l'anno prossimo con tutte le approvazioni".

 

Il futuro di Gazidis invece potrebbe ben presto essere lontano da Milano. Le strade si separeranno a partire dal prossimo 5 dicembre 2022 a distanza di quattro anni da quel 5 dicembre del 2018, data ufficiale dell’inizio del suo incarico quando promise di tornare a vincere, risanare un bilancio mai così preoccupante e fornire le basi per un futuro da protagonista. Nel mezzo del suo percorso in rossonero anche un carcinoma alla gola diagnosticato durante un check up medico di routine. Le cure tra New York e gli Stati Uniti senza mai scordarsi gli impegni professionali. Oggi se il Milan sogna in grande è anche grazie a lui.

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