Qatar 2022
Danimarca-Tunisia è anche una storia di calcio e magia
Nella prima partita del gruppo D ai Mondiali di Qatar 2022 si affrontano la nazione d'origine e quella di adozione di monsieur Jean Hachette fu Karim Ekufian, uno dei pionieri del calcio danese, un truffatore nel pallone
Quando nel 1949 l’allora presidente della federazione calcistica danese Kristian Middelboe lesse il suo discorso in occasione del cinquantesimo anno dalla fondazione della Dansk Boldspil-Union, ebbe modo di ricordare e ringraziare i “pionieri” del calcio in Danimarca. Tra gli Jensen, i Nielsen, i Moller, i Sorensen, i Pedersen, i Selmer, i Markmann, cognomi parecchio diffusi a quelle latitudini, trovò posto uno che di danese aveva nulla: monsieur Hachette.
Monsieur Jean Hachette non era francese e non si chiamava Jean Hachette. Lo sapevano tutti allora, o almeno gli altri notabili del calcio danese, ma era meglio che di Karim Ekufian non si parlasse. Perché Karim Ekufian, che era il vero nome e cognome di monsieur Jean Hachette, era morto ed era meglio che non si scoprisse che non lo fosse davvero.
Sembra una storia di spionaggio e di mistero. È solo una storia di magia, di truffe e palloni. Una storia di oltre un secolo fa che unisce la Danimarca e la Tunisia, che oggi alle 14 in Qatar si sfideranno nella prima partita del gruppo D dei Mondiali 2022.
Karim Ekufian era un mago, intratteneva con spettacoli di prestidigitazione i cittadini di Tunisi, era amato dai ricchi signori locali e “si narra, e mio padre ha trovato anche una lettera di convocazione, che fosse apprezzato anche dal Bey, il re della Tunisia, e che facesse spettacoli anche a corte”, racconta al Foglio Roland Sorensen, bisnipote di monsieur Jean Hachette fu Karim Ekufian.
“Tra i suoi numeri più apprezzati c’erano quelli con i palloni. A calcio aveva imparato a giocare in Inghilterra, nei porti che aveva girato per qualche anno di mercantile in mercantile. Lo ricordo vecchissimo ma ancora capace di palleggiare seduto in poltrona”, dice Sorensen, che ha superato i settancinque da qualche mese.
Roland Sorensen è nato a Copenhagen come i suoi figli e suoi nipoti, come suo padre, il primo a essere nato in Danimarca. Perché sua nonna, Amira Hachette, nacque in Svizzera, lì dove Jean Hachette fu Karim Ekufian, si era rifugiato e dove aveva trovato modo di giocare nella Maison Neuve, squadra di Vevey (canton Vaud). Poi scappò anche da lì.
“Mio bisnonno era un mago, ma era anche un baro, era soprattutto un uomo che a Tunisi fece qualcosa di parecchio compromettente: lavorò con i francesi quando nel 1881 la Tunisia venne assoggettata al protettorato francese e allo stesso tempo con i tunisini arricchendosi a dismisura, sfruttando entrambi. Quando lo scoprirono dovette scappare, lo volevano morto tutti”, racconta Roland Sorensen.
Karim Ekufian arriva a Copenhagen tra il 1900 e il 1902 e già nel 1903, con il nome di Jean Hachette, lo si trova nelle file dell’Østerbros Boldklub, squadra della capitale danese che disputava il campionato cittadino (sei società, si poteva solo o vincere o perdere, in caso di pareggio si giocavano i tempi supplementari e se la parità perdurava si ripeteva). Quanto giocò e come giocò non è dato a sapersi. Quello che fece tra il 1906 e il 1912 invece è certo: è documentato dalla stessa federazione, dai contratti come divulgatore calcistico. Monsieur Jean Hachette fu Karim Ekufian, accanto al suo lavoro di controllore della qualità per la Julius Mortensen Shipping (ora United Shipping & Trading Company, multinazionale danese di navigazione, spedizione, energia e logistica), si occupava anche della diffusione del gioco del pallone nelle città di porto. A tal punto da essere tra i promotori del primo campionato nazionale danese di calcio.
In Danimarca la magia l’aveva già abbandonata, il gioco delle carte invece no. Rischiò la galera per essere stato beccato a barare al casinò di Copenhagen sul finire degli anni Cinquanta. “Si salvò perché aveva amici importanti nella Federazione che avevano amici importanti nel mondo che doveva dare l’ok per l’allargamento del locale che all’epoca più che un casinò era una mezza dozzina di stanze”.
Monsier Jean Hachette fu Karim Ekufian morì il primo gennaio del 1960, a quasi cento anni. Non vide mai le sue due nazionali, Tunisia e Danimarca, giocare contro. La prima volta che si sfidarono fu il 25 maggio del 2002, in amichevole al Kimiidera Athletic Stadium di Wakayama in Giappone. Finì 2 a 1 per la Danimarca “e se fosse stato ancora vivo sarebbe stato contento. Mio padre mi diceva sempre che parlava di sé come di un danese e che voleva cambiare il suo Hachette con un cognome danese. Non ci riuscì mai”.