Qatar 2022
Un Mondiale come non lo si è mai visto (ma spoilerato)
Per Qatar 2022 la Rai sta fornendo un servizio di qualità che le pay-tv spesso non forniscono. L’alta qualità del 4K, almeno nella modalità ibrida offerta ai telespettatori della Coppa del mondo: nasconde un piccolo ma importante ritardo nella trasmissione delle immagini
Le prime partite in Qatar hanno fatto scoprire a molti italiani il canale Rai 4K. Se è una novità assoluta per il digitale terrestre, in realtà si tratta di una cosa nuova ma non troppo. Non va confuso, infatti, con il canale 210, anch’esso in 4K, e già attivo da tempo su Tivùsat per chi accede tramite parabola. Disponibile da qualche giorno, fa parte di una strategia di ampio raggio che, per parola dello stesso amministratore delegato Carlo Fuortes, per coprire “un evento planetario che deve essere trasmesso attraverso il servizio pubblico perché non parliamo solo di calcio ma è anche una questione sociale e culturale".
Non sappiamo se il telespettatore medio abbia o meno contezza di questioni così importanti durante la visione di una partita, ma per una volta può apprezzare questo bel regalo della tv di stato visto che, come una sorpresa, contiene al suo interno molte innovazioni che sono state lanciate giusto in tempo per trasmettere la gara inaugurale in altissima definizione. Fantozzi aveva previsto tutto: per godersi al meglio una partita, oltre a una "frittatona di cipolle, birra gelata, tifo indiavolato e rutto libero", serve anche una bella televisione davanti al divano. Vero, non gioca l’Italia, ma rimane apprezzabile lo sforzo tecnologico supplementare fatto dalla tv pubblica, assieme ai tanti milioni sborsati per la diretta di tutti gli incontri dalla penisola araba, per fornire servizi adeguati ai tempi.
Intanto i più attenti avranno già notato il paradosso di questa novità, uno dei tanti di quest’era contemporanea dove non basta più sedersi davanti allo schermo per gustarsi qualche ora tranquilla tra sport e film. L’alta qualità del 4K, almeno nella modalità ibrida offerta ai telespettatori del Mondiale, nasconde un piccolo ma importante ritardo nella trasmissione delle immagini. Se lo streaming di Dazn ci aveva già abituato al “calcio spoilerato”, le partite su Rai 4K regalano la stessa “emozione”. Più che altro un’emozione ritardata, una dozzina di secondi abbondanti tra un gol e l’altro. Non sono pochi i vicini di casa che, con la tv accesa su Rai1, hanno involontariamente anticipato, a chi era sintonizzato sul nuovo canale, la decisione del Var e il primo gol mondiale dell’Ecuador. Non c’è nessun problema tecnico, anzi: a differenza delle altre reti del digitale terrestre, Rai 4K è accessibile sul numero 101 con una modalità mista che, oltre dell’antenna, necessita di un flusso dati proveniente da internet. Insomma, il televisore deve essere online per poter ricevere e visualizzare il segnale in formato Ultra Hd. Tutto questo perché non siamo di fronte a una semplice trasmissione in digitale: si tratta di un canale basato su una particolare tecnologia ibrida, chiamata HbbTV.
Senza entrare in dettagli troppo tecnici, per vedere il canale 101 della Rai bisogna avere una smart tv 4K o un decoder compatibili, abbastanza recenti, che siano connessi alla rete. Il segnale è trasmesso in streaming e, per questo motivo, è necessario disporre di una connessione – scrive la Rai – da almeno 30 Mbps. Ne bastano meno in verità, ma occhio alla qualità della linea di casa. Quella è decisiva, come un altro dettaglio: delle 64 partite del torneo che la Rai trasmetterà in diretta e in esclusiva, in 4K ne vediamo “solo” 56, poiché 8 delle 16 dell’ultima giornata della prima fase, data la contemporaneità, ovviamente non potranno essere trasmesse.
Ritardo dello streaming permettendo, “Mamma Rai” dimostra che si può offrire, con i soldi del canone, un servizio di qualità che le pay-tv spesso non forniscono nemmeno in cambio di un sostanzioso costo mensile. Ci sono le tv 4K, ma non le partite: basti pensare che durante il campionato c’è un solo canale 4K, via satellite, che ne trasmette un paio a settimana. Decisamente poco. Conquistare la fiducia dei telespettatori è la vera sfida da vincere per Fuortes: il mondo della televisione è cambiato profondamente e ogni novità, dopo due anni di disservizi vari tra le varie piattaforme, soffre di una diffidenza preventiva. In questo caso abbiamo un lato positivo: rispetto alla Serie A, in caso di problemi, ci si può sintonizzare tranquillamente sui canali del digitale terrestre senza doversi preoccupare se la connessione di casa sia abbastanza performante o se l’app risponda ai comandi. Mentre la tv lineare sta affrontando la sua più grande crisi della storia, il ritorno alla tradizionale antenna è la cosa più rivoluzionaria che poteva accadere sui nostri piccoli schermi.qatar