Dialoghi mondiali/14
A Qatar 2022 le grandi sorprese restano una promessa. E alla fine, stavolta piange pure Suarez
Brasile, Francia e Portogallo rinunciano alla gloria effimera per far riposare i big. La Svizzera ha meritato più della Serbia, la Korea ha buone carte da giocare. L'Argentina non vacillerà con l'Australia
“Dialoghi mondiali” accompagnerà ogni giorno di Qatar 2022. Un dialogo quotidiano tra il calcio e il faceto tra Fulvio Paglialunga e Giuseppe Pastore sui temi di giornata, o forse no, dei primi Mondiali invernali della storia.
Fulvio A gironi finiti possiamo dirlo: le grandi sorprese sono rimaste una promessa. Alla fine, in tre turni, chi doveva recuperare ha recuperato, chi aveva illuso è crollato. Solo la Germania ha mantenuto lo status di depressa, e il Belgio per motivi che non dobbiamo ripetere. Però, in fin dei conti, è quasi sempre così: se devono essere risultati clamorosi, hanno tempo di rimanere tali solo dagli ottavi in poi. Però, come fase di riscaldamento, non siamo andati male.
Giuseppe Io continuo a essere sbalordito dall'eliminazione della Germania, che a parte 20 minuti di black-out contro il Giappone si è espressa a livelli Spagna (e in effetti, hanno fatto gli stessi punti...). Mi è sembrata una fase a gironi appassionante, ricchissima di storie personali, con pagine chiare e pagine scure come tutti i Mondiali, ottimo aperitivo alla fase a eliminazione diretta che - ci piaccia o no - è ciò che resta sempre di ogni Mondiale, e ne definirà il valore da tramandare nei prossimi decenni. Anche se non capisco perché Italia 90, Mondiale ricco di partite strazianti, sia passato alla storia da noi come una festa del calcio. Forse è solo la nostalgia.
Fulvio Ok, ci siamo scaldati e ora cominciano le partite senza nessun appello. Diciamo che finora già in molte gare hanno giocato un supplementare, con questi tempi monstre di recupero. Qui, in otto partite, tocca andare oltre la teoria. Perché se le guardi leggendo il nome sono partite binarie: rispetto del pronostico o sorpresa, senza una terza via. Ma questo va bene se pensi che il Giappone, il Marocco, gli Stati Uniti, per dirne alcune, sono le squadre di qualche Mondiale fa. Invece no, qualcuna di loro andrà avanti. Però non mi sbilancio, abbiamo finalmente finito di guardare partite con il doppio schermo e direi di godercele.
Giuseppe Già, anche se gli ottavi di finale "50 e 50" mi sembra siano appena due o tre. Dubito che la Francia possa rischiare contro questa Polonia, o che l'Argentina ritrovata possa vacillare con l'Australia: poi non si sa mai. Quanti supplementari e rigori vedremo, secondo te? Le partite di 135 minuti modificheranno i classici equilibri da fase "mata-mata", come dicono i brasiliani?
Fulvio A proposito di brasiliani: ieri hanno perso forse solo per il gusto di non far finire nessun girone con una squadra a punteggio pieno, ma quando ho visto la formazione, con nove cambi su undici rispetto alla partita scorsa, ho avuto la conferma di quello che pensavo all'inizio. Ovvero che potrebbe teoricamente essere possibile una finale tra Brasile e riserve del Brasile. In pratica, invece, ha vinto il Camerun, ma c'entrano tanto le motivazioni. Buono che abbiano vinto gli altri, che mi mettono sempre allegria. Anche come quando, nel caso di Aboubakar, commettono ingenuità non da poco: farsi espellere per essersi tolto la maglietta dopo il gol decisivo non avrà danni immediati, ma pensa se il Camerun avesse passato il turno.
Giuseppe Sì, Brasile, Francia e Portogallo hanno rinunciato alla gloria effimera di chiudere il girone a punteggio pieno per far riposare più titolari possibile, cosa che in un Mondiale così compresso è certamente giustificabile. Il Camerun si conferma fino alla fine la più "tradizionale" delle africane di questo Mondiale, compresa la mossa-naif di Aboubakar (che poi, aveva fatto lo stesso errore Giroud un mese fa...). Il Brasile continua a trarre pochino dalle sue tante, troppe mezzepunte: da Raphinha ad Anthony, da Martinelli a Paquetà, hanno tutti recitato un ruolo un po' ornamentale. Tanto che, aspettando Neymar-Godot, credo che la più solida delle certezze della Seleçao sia la difesa, la più forte del mondo.
Fulvio Svizzera e Serbia invece hanno fatto un gran casino e comunque hanno aiutato a dimostrare che questa formula rende il Mondiale molto divertente, al punto che nella prossima edizione potrebbero cambiare tutto per non correre il rischio che la gente si emozioni. È più giusto che passi la Svizzera perché una squadra va vista nel suo complesso e quindi anche tenendo conto dell'allenatore. Il risultato è di quelli che Brera avrebbe condannato, questa volta a ragione, perché cinque gol sono anche figli di squadra imperfette. Ricorderemo due foto: Shaqiri che invita il pubblico a zittirsi dopo il gol (e dopo essere stato fischiato per venti minuti per le solite ragioni politiche mai sopite), e Vlahovic che esulta portandosi le mani sulla parte del corpo che gli accusano di usare con troppa disinvoltura.
Giuseppe Il dibattito della formula del Mondiale a 48 squadre terrà banco nei prossimi mesi - magari ne parliamo un giorno di questi, quando arriverà il meritato riposo. La Svizzera si conferma molto più squadra di questa Serbia talentuosa e sbrindellata, allenata (per così dire) dal totem Stojkovic che ha mandato al massacro una difesa già di per sé non molto corazzata, e ha chiuso ultimo col miglior attacco (mentre il Brasile ha chiuso primo col peggior attacco). La partita è stata un ossimoro, una confusa bellezza, un ghiaccio bollente, con gol molto belli ma anche molto facili, realizzati da attaccanti con tre metri di spazio nel pieno dell'area. La Serbia mi ha irritato molto, la Svizzera mi fa sentire sempre al sicuro nelle mie certezze, ultimamente messe a repentaglio dal Mondiale in inverno e dalla Germania che esce sempre ai gironi.
Fulvio Dovevamo parlare anche del Portogallo e la Corea del Sud ha fatto irruzione. Non che sia sorpresissimo, perché il Portogallo arrivava tranquillo e ha potuto cambiare un po’ di persone, tranne Cristiano Ronaldo che deve giocare sempre (Immagino il dialogo nello spogliatoio “vuoi approfittare di questa partita per riposare?” “No”). Però la Corea ha meritato, ha corso tanto e ha una squadra che può permettersi dei guizzi. L’unico di loro che faticherà dei coreani sarà Cho Gue-sung, che è diventato un pop star a sua insaputa. Lo hanno inquadrato e ha trovato subito una schiera di fan che lo reputa bellissimo, quindi via alla caccia: prima del Mondiale aveva 20mila follower su Instagram e ti sto scrivendo mentre sono arrivati a 1,7 milioni. Una marea di proposte di fidanzamento o matrimonio che lo ha costretto a spegnere, per qualche giorno, il telefono. Ora aumenteranno.
Giuseppe Cristiano Ronaldo si è fatto notare per un paio di errori omerici che l'hanno tenuto col broncio fino a fine partita. La Corea del Sud ha avuto la fortuna di incontrare il Portogallo già primo e satollo, per certi versi un po' come il Giappone ieri: in questo Mondiale ha avuto un peso anche l'ordine delle partite in calendario, e non so quanto sia giusto. Ma del resto, non siamo mai contenti di niente. E' una squadra che mi risulta misteriosa anche alla terza partita, con Son che si staglia per distacco sulle volenterose formichine che lo circondano, che tuttavia hanno un dinamismo e un'intensità di gioco che li sta portando lontano.
Fulvio L’Uruguay, invece, poteva pensarci prima. Infatti non sono sorpreso dall’eliminazione perché in realtà vedevo più probabile - se proprio doveva passare una delle due - il passaggio del Ghana. Che però è stato fermato dallo spettro di Suarez. Nel 2010, infatti, sono arrivati a un passo dalla semifinale proprio contro l’Uruguay, ma all’ultimo secondo del supplementare fu Suarez, a portiere battuto, a bloccare la palla con le mani. Espulsione, ma rigore a tempo scaduto mandato sulla traversa. E poi, con la partita si rigori, altri due errori decisivi. Così hanno atteso Suarez per la rivincita, hanno avuto il rigore che poteva inclinare la partita verso loro, ma sono passati dodici anni di rancore davanti. Quindi, hanno sbagliato. E alla fine, però, stavolta ha pianto pure Suarez.
Giuseppe Che partita crudele: il Ghana è andato nel pallone più totale al rimaterializzarsi dell'incubo del 2010, incarnato dal vecchio Suarez che però ha messo eccome lo zampino sull'1-0. L'Uruguay si è svegliato troppo tardi e può recriminare sul pessimo arbitro Siebert (lo stesso di Milan-Chelsea) solo fino a un certo punto, perché al di là dei due rigori reclamati non è riuscito a portare lo straccio di un pericolo fino a 10 minuti dalla fine, limitandosi a gestire il vantaggio e a sperare che il Portogallo facesse il suo dovere. Molto triste, solitario y final il Mondiale di Darwin Nunez, per me una delle peggiori delusioni della prima fase insieme a De Bruyne e a Lautaro Martinez.
Fulvio Torniamo agli ottavi, perché oggi sono curioso di vedere l’Argentina. C’è un meme su internet, e mi ricollego un attimo anche a Cristiano Ronaldo, in cui c’è Messi che con una corda trascina un mezzo pesante con la bandiera argentina, e la squadra del Portogallo che con una corda trascina un mezzo pesante con la bandiera portoghese e Cristiano Ronaldo a bordo. Mi serve per dire che ho molta fiducia nell’Argentina, perché ha deciso di non dipendere in campo da Messi, ma di avere Messi come vero leader. Sa le parole giuste da dire, sa spronare la squadra e gioca per il suo Mondiale, ma non con ossessione. Questa la vedo una partita scontata: per quanto l’Australia abbia dalla sua la gioia della squadra che da questo torneo non si aspettava niente, a maggiore ragione dopo la pessima partenza contro la Francia. Nel dubbio, per placare l’entusiasmo, il c.t. Arnold ha vietato ai giocatori l’uso dei social, per non eccedere in celebrazioni e distrazioni.
Giuseppe Una cosa che mi ha colpito molto: i giocatori dell'Argentina che, dopo la vittoria 2-0 sul Messico, cantano tutti insieme in spogliatoio un coro in cui nel primo verso viene paragonato Messi a Maradona. È il sigillo di un patto di vassallaggio: noi siamo tuoi fedeli scudieri, Divino Leo, ti meriti il Mondiale, portaci con te. L'Argentina si conferma una terra straniera rispetto a come si prepara e si vive un Mondiale nel resto del mondo. Questa loro diversità gli ha fatto spesso del male, ma può anche essere un formidabile valore aggiunto se - come in questo caso - viene superato un momento critico. Sull'Australia hai detto tutto tu: squadra di valori modesti che ha già vinto il suo torneo, e che non penso potrà opporre all'Albiceleste più di una vigorosa resistenza.
Fulvio Invece Olanda-Usa, mi dispiace toccare la tua adorazione per Van Gaal, non la darei così scontata. Perché l’Olanda non ha avuto alcuna difficoltà e non mi sembra allenata alla tensione. Invece gli Stati Uniti hanno parecchia voglia di sorprendere e anche una discreta organizzazione di gioco. Però dipende molto dalla disponibilità di Pulisic, che per l’ultimo gol si era immolato, ma ci ha tenuto a rassicurare: la contusione pelvica fa molto male, ma non ha preso un calcio proprio dove fa malissimo.
Giuseppe Per nulla scontata: 50 e 50, possibili supplementari, magari anche rigori. Mi aspetto una partita dai punteggi molto bassi, tra due difese accorte che non sono mai andate in svantaggio nella fase a gironi. Penso sia l'Olanda peggiore che si sia mai presentata ai Mondiali in attacco: Van Gaal lo sa e si comporterà di conseguenza, specialmente in questa fase in cui ogni errore è decisivo. Ma gli USA si sono fatti preferire, altroché, soprattutto sulla corsia di destra dove sta brillando il milanista Dest, americano ma nato ad Almere (Olanda), pur non avendo mai indossato la maglia oranje nemmeno nelle selezioni giovanili. Sono d'accordo, grande occasione per gli Stati Uniti.
Fulvio A essere sincero prima degli ottavi mi sarei aspettato un giorno di riposo. Ma a noi non ha pensato nessuno.
Giuseppe Dai, hanno abbassato le dosi. Possiamo ancora uscirne.
Il Foglio sportivo - IL RITRATTO DI BONANZA