Cos'hanno in comune le Isole Cayman e la Basilicata?
Il bronzo di Miressi nella finale dei 100 stile libero più veloce di sempre ai Mondiali in vasca corta
Kyle Chalmers, australiano, ha vinto con il nuovo record dei campionati: 45’’16. Ora gli manca l'oro alla rassegna iridata in vasca lunga e potrà fare l’en plein. E ritirarsi
Ieri lo aveva previsto, Thomas Ceccon: “Domani sarà una gara molto bella. Siamo in tanti, tutti forti, ci sarà da divertirsi”. Nella finale dei 100 stile libero più veloce di sempre ai Mondiali di nuoto in vasca corta, la mano più lesta è quella di Kyle Chalmers, australiano, padrone di casa, con il nuovo record dei campionati di 45’’16. Chalmers possiede anche il record del mondo, 44’’84, stabilito un anno fa. Medaglia d’argento per il francese Maxime Grousset (45’’41), c’è gloria anche per l’Italia con il bronzo di Alessandro Miressi (45’’57, record italiano, lo stesso tempo con cui l’anno scorso aveva vinto la medaglia d’oro ad Abu Dhabi). Tutti e tre gli atleti saliti sul podio avrebbero conquistato il successo in tutte le altre edizioni dei Mondiali: segnale che i 100 stile libero, la gara regina del nuoto, sono più in fermento che mai.
Kyle Chalmers ha solo 24 anni, ma già non vede l’ora di ritirarsi. Un mese fa ha dichiarato: “Sono stato campione australiano, campione oceanico, campione del mondo giovanile, campione del Commonwealth e campione olimpico (a Rio 2016, ndr), ma ho ancora due obiettivi: il Mondiale in vasca corta e il Mondiale in vasca lunga. Poi potrò ritirarmi felicemente”. La penultima tacca l’ha spuntata questa mattina a Melbourne. La prossima estate, ai Mondiali in lunga di Fukuoka, in Giappone, proverà a completare l’en plein prima di diventare uno dei baby pensionati più precoci della storia. Dovesse vincere, però, a quel punto sarebbe difficile rinunciare alle Olimpiadi di Parigi 2024…
Sono rimasti giù dal podio, quarto e quinto, il romeno David Popovici e l’altro italiano Thomas Ceccon, i due finalisti più attesi dalla quota hipster degli appassionati di nuoto. Ma spesso il diavolo è nei dettagli, e allora attenzione ai loro tempi: il 45’’64 di Popovici, nuovo record del mondo giovanile, è oltre un secondo più basso del suo tempo d’iscrizione, 46’’77. Popovici ha 18 anni e quest’estate, ancora minorenne, ha riscritto la storia dello stile libero in vasca lunga, vincendo l’oro mondiale ed europeo nei 100 con il record del mondo di 46’’86. Era paradossale che, pur non amando la vasca corta, nuotasse tempi quasi identici tra due sport così diversi tra loro: e infatti eccolo qui, pronto per un futuro da cannibale anche in corta. Anche Ceccon, che a Melbourne non ha nuotato i 100 dorso per concentrarsi su questa gara, ha centrato il suo primato personale (45’’72), migliorandosi turno dopo turno. Uscito dall’acqua ha dichiarato che i 100 stile libero in vasca corta lo divertono, e in futuro potrebbero essere un buon diversivo per un fuoriclasse in costante lotta con la noia.
Non c’è stato il lieto fine per una delle storie potenzialmente più belle di questi Mondiali. Jordan Crooks, ventenne delle Isole Cayman che studia e si allena all’Università del Tennessee, primo dopo batterie e semifinali, ha provato la “fagianata” di ciclistica memoria con una prima parte di gara al di sotto del record del mondo, ma poi è crollato e ha chiuso sesto in 45’’77. Sarebbe stata la prima medaglia mondiale per il suo paese. Le Isole Cayman, un arcipelago caraibico di 60mila persone tra Cuba e la Giamaica, hanno solo tre squadre di nuoto e neanche una piscina da 50 metri. Esattamente come la Basilicata. Quasi.