motociclismo

Valentino Rossi vuole vincere in MotoGp. Con Marini e Bezzecchi

Umberto Zapelloni

Il Mooney VR46 Racing Team è alla seconda stagione nella massima serie motociclistica e pensa in grande. “Abbiamo due piloti molto veloci e con più esperienza, spero riescano a fare un altro step in avanti per arrivare alla prima vittoria e conquistare quanti più podi possibili”

Valentino funziona anche sulla sedia da regista. Con quella faccia un po’ così di chi come lui ha vinto tutto divertendosi un sacco, può permettersi di restare seduto e far correre gli altri continuando a spassarsela come una volta. Solo che adesso, dopo un anno di debutto incoraggiante, con 231 punti, un podio, una pole position, il titolo di Rookie of the Year, tantissimi piazzamenti tra i primi 10, gli è già venuta voglia di alzare l’asticella per il suo team, il Mooney VR46 Racing Team che è alla decima stagione mondiale, ma solo alla seconda in MotoGp, là dove il suo padrone era un re. La cosa bella di Valentino è che ha saputo lasciare un’eredità. Lui continua a correre con le macchinine (quest’anno è passato alla Bmw e si diverte ancora di più), ma non ha smesso di far correre gli altri con il suo team e di creare un percorso per i giovani talenti italiani. Vale più che un doctor, come si faceva chiamare quando correva, è un professore. Sa trasmettere, sa insegnare, sa far crescere i giovani talenti italiani che grazie a lui non fuggono in qualche team straniero. Nello spot di lancio del team si diverte a far ripetere lo show. Gioca. Ma poi con le gare che si avvicinano (il via il 26 marzo) si fa serio e pone obbiettivi veri.

    

In moto ci sono ancora Luca Marini, il fratellino di Vale che “ino” poi non lo è più tanto visto che ormai ha 25 anni e due stagioni in MotoGp alle spalle e Marco Bezzecchi, uno dei giovani di talento che Vale vuole far crescere come ha fatto con Pecco Bagnaia, il campione del mondo in carica a cui ha dato un sacco di consigli importanti per guidarlo nella rimonta del secolo.

   

“Mi aspetto un grande 2023 dal Mooney VR46 Racing Team – ha detto Vale nel suo messaggio - L’anno scorso abbiamo esordito in MotoGP dopo tanti anni in Moto3 e Moto2 ed è stata una stagione fantastica. Siamo stati veloci, nonostante il Team fosse nuovo. I ragazzi hanno fatto un gran lavoro, lottato per il podio e le posizioni davanti in più occasioni. Questo continua a essere il nostro obiettivo anche per il 2023”. Ma la storia del Dottore diventato Professore insegna che non bisogna mai accontentarsi: “Abbiamo due piloti molto veloci e con più esperienza, spero riescano a fare un altro step in avanti per arrivare alla prima vittoria e conquistare quanti più podi possibili”. Se lo chiede il capo non ci saranno molte scelte. “Luca è alla terza stagione in MotoGP e mi aspetto molto da lui – aggiunge Vale, tanto per mettere un po’ di pressione al fratellino - Ha fatto grandi passi in avanti nel 2022, è cresciuto molto e più volte è andato vicino al podio: se lo sarebbe meritato. Nei test è stato velocissimo e parte pronto per essere competitivo. Anche Marco può fare bene, nell’anno d’esordio in MotoGP, che è difficile per tutti, è stato molto bravo. Ha centrato il podio ad Assen e ha fatto tante gare con i primi fino alla fine. Deve continuare così e può migliorare per essere ancora più veloce nel suo secondo anno nella Top class”. Insomma gli obbiettivi della Mooney VR46 sono chiari.

   

Il team che continua a usare Ducati, ha cambiato look con una scelta che non tradisce il passato, ma ha la novità del total black con “il giallo fluo del Team che si mescola perfettamente al giallo ocra di Mooney nella ricerca di un equilibrio esteticamente accattivante e dall’anima rock”, spiegano gli uomini del reparto grafico di VR46.

   

      

“Sono molto soddisfatto della moto, è davvero veloce e competitiva e anche la nuova grafica, tutta nera, mi piace moltissimo – ha confermato Luca Marini - Direi che siamo vicini alla perfezione sotto tutti i punti di vista”. Ha imparato a non nascondersi, da quando ha deciso di seguire la strada del fratello, sa che non sarebbe stato possibile: “Nelle prove in Malesia il passo gara era buono, la simulazione sul giro secco è stata fantastica e siamo soddisfatti – aggiunge - Possiamo lottare per la Top5 in ogni weekend, dobbiamo solo provare a sfruttare al meglio il nostro potenziale nei primi Gran premi”. Quest’anno la MotoGp ha raddoppiato le gare aggiungendo ad ogni weekend una gara sprint al sabato. Più lotta, più punti, più divertimento. Chissà se sarebbe piaciuto anche al team owner, come dicono gli inglesi…

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