Benedetta Pilato (Ansa)

Il Foglio sportivo

Che fine ha fatto Benedetta Pilato?

Francesco Caligaris

Alla ricerca della stellina diciottenne della rana azzurra in crisi in vista dei Campionati italiani assoluti, in programma da giovedì 13 a lunedì 17 aprile

Al Trofeo Città di Firenze di metà marzo ha parlato ai microfoni di Rai Sport tre volte in poche ore. Un vortice di emozioni, positive e negative, lacrime e risate, com’è normale per una ragazza che ha compiuto 18 anni da pochi mesi. Benedetta Pilato, campionessa mondiale ed europea in carica dei 100 rana in vasca lunga, reduce da un Mondiale in vasca corta senza medaglie e iscritta, a Firenze, solo ai 50 rana in cui è arrivata seconda dietro a Martina Carraro, ha detto: “Sto vivendo un brutto periodo della mia vita. Senza entrare nello specifico, sto avendo un po’ di problemi da donna, sicuramente dovuti anche alla mia età. Purtroppo è un anno pieno di cose da fare anche nella mia vita privata: la maturità, l’università per l’anno prossimo, la patente. Questo non significa che io non mi stia concentrando sul nuoto, ma devo risolvere determinati problemi di salute che sicuramente vengono prima della mia attività”. E poi: “Probabilmente non mi vedrete gareggiare agli Assoluti”. Una minaccia non nuova che, però, sembra essere rientrata. Ai Campionati italiani assoluti di nuoto che si svolgeranno a Riccione da giovedì 13 a lunedì 17 aprile, l’evento più importante della prima parte di stagione in vasca lunga perché servirà a selezionare la nazionale azzurra per i Mondiali di quest’estate in Giappone, Benedetta Pilato non mancherà. 

 

“L’intenzione è quella di fare i Campionati italiani, sì, assolutamente”, dice il suo allenatore Vito D’Onghia. “Sotto data decideremo quale sarà la situazione migliore con cui confrontarci. L’intenzione è quella di fare bene i 50 rana e poi valutare i 100 rana e la staffetta. Siamo consapevoli del fatto che Benedetta non è nel suo momento migliore, ma dall’altra parte abbiamo comunque voglia di gareggiare sapendo che sarà un punto di partenza per una forma migliore. Stare fermi, nel frattempo, non le farebbe bene”. La concorrenza nella rana femminile è altissima, soprattutto nei 100 metri, la specialità olimpica. Il tempo limite per la qualificazione ai Mondiali è di 1’06’’09 e ci sono altre tre atlete oltre a Benedetta Pilato – Martina Carraro, Arianna Castiglioni e Lisa Angiolini – che hanno un record personale più basso. I posti in palio sono solo due. È concreta la possibilità che in Giappone la campionessa in carica dei 100 rana non riesca a difendere il titolo vinto l’anno scorso a Budapest in 1’05’’93 davanti alla tedesca Anna Elendt e alla lituana Rūta Meilutytė.

 

“Non sarebbe un problema”, continua D’Onghia. “Benedetta ha 18 anni, ha già vinto tanto, al momento la sua priorità è la salute. La salute viene prima di qualsiasi conferma mondiale. L’importante per Benedetta è cercare di tornare a stare bene, ma non bene per poi andare forte, per nuotare, per vincere, ma per stare bene nella vita. Perché quella è la cosa più importante. Se starà bene, potrà ricominciare a nuotare in maniera tranquilla, serena, ad allenarsi bene e a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata e che ci siamo prefissati”.

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