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l'intervista

“Taylor? Peggio di Byron Moreno”. Parla il consigliere di FdI che ha contestato l'arbitro a Budapest

Gabriele De Campis

Il meloniano Giampaolo Vietri, consigliere comunale a Taranto, racconta il parapiglia nello scalo ungherese: “Volevo fargli vedere sul telefonino le immagini del fallo di mano di Fernando. Poi uno della sicurezza mi ha fatto volare”

“Anthony Taylor? Un arbitro che per la sua performance negativa mi ha fatto tornare alla mente l’ecuadoriano Byron Moreno”. Giampaolo Vietri, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Taranto e tifoso della Roma, era all’aeroporto di Budapest quando il fischietto inglese stava passando uno dei filtraggi ed è stato riconosciuto dai sostenitori giallorossi. Se il ko ai rigori contro il Siviglia farà discutere a lungo per una serie di episodi che avrebbero potuto avere un giudizio arbitrale differente, il politico meloniano ci tiene a ricostruire la vicenda “oltre le strumentalizzazioni, per come emerge dalle immagini”. “Eravamo in tutta tranquillità - racconta a il Foglio - con tifosi della Roma e del Siviglia che aspettavano di tornare a casa. Quando Taylor è apparso, mi sono avvicinato con il telefonino per fargli vedere le immagini del fallo di mano in area di Fernando. Subito dopo sono stato travolto e colpito da una persona che credo fosse della sicurezza. Sono volato via”.

 

Esponente della destra sociale, appassionato di pallone “e della Magica fin dai tempi di Falcao”, era nello stadio Puskas Arena con il figlio di tredici anni, che “piangeva dopo i rigori perché la nostra squadra non è stata sconfitta per demerito ma per una somma di torti arbitrali”. Tornando alla situazione concitata in cui si è trovato Taylor aggiunge altri particolari: “Non ho detto nessuna parola sopra le righe e soprattutto non avevo visto che era con la sua famiglia. Subito dopo è successo il caos, mentre l’arbitro andava in un’area vip”. “I commenti post-gara di Mourinho e del general manager Tiago Pinto? Non hanno acceso gli animi più di tanto, il clima era già rovente. L’ingiustizia era sotto gli occhi di tutti. L’arbitraggio è apparso scandaloso agli osservatori più imparziali”, ha aggiunto.

L’ultima battuta di Vietri è sul clamore nel quale si è trovato: “Sono vittima di una doppia beffa, sportiva per la batosta di una coppa scippata, e ora mediatica, perché volevo solo presentare civili rimostranze ad un arbitro talmente inadeguato da ricordami le performance del più scarso di tutti i fischietti, il famigerato Moreno di Corea del Sud-Italia del 2002”.