Fukuoka 2023
Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, la coppia di bronzo nei tuffi sincro che non si allena mai insieme
Le tuffatrici azzurre sono riuscite a salire sul terzo gradino del podio nel sincro dal trampolino tre metri. Era dalla rassegna iridata di Barcellona 2013 che nessuna coppia italiana ci riusciva. A differenza di Tania Cagnotto e Dallapé c'è un oceano a dividere gli allenamenti delle due tuffatrici
Questa volta quei centesimi di punto spesso beffardi nella storia dell’Italia dei tuffi – i fratelli Marconi a Roma 2009, Tania Cagnotto a Londra 2012 – ci hanno sorriso. Al Mondiale di Fukuoka 2023 Elena Bertocchi e Chiara Pellacani hanno vinto la medaglia di bronzo nel sincro dal trampolino 3 metri con 285.99 punti, 60 centesimi in più delle statunitensi Sarah Bacon e Kassidy Cook (285.39). Nell’ultima rotazione le azzurre, in quel momento quarte in classifica, hanno ottenuto 62.10 punti con il doppio e mezzo indietro carpiato e avrebbero dovuto sperare in un errore della coppia britannica o di quella americana per salire sul podio. Le prime si sono difese, e con 296.58 punti finali si sono garantite la medaglia d’argento dietro alla Cina; le seconde hanno sbagliato la rincorsa, hanno messo i piedi fuori dal trampolino e una delle due atlete è entrata in acqua molto più avanti rispetto alla parabola ideale del tuffo. Certamente, ben poco sincronizzata con la compagna. Sono stati attimi di attesa, di silenzio, poi di stupore: per l’Italia è la prima medaglia mondiale in questa specialità dieci anni dopo l’argento a Barcellona 2013 di Tania Cagnotto e Francesca Dallapé.
Qual è il segreto per assemblare una coppia competitiva per il sincro? Tania Cagnotto e Francesca Dallapé, una bolzanina e l’altra trentina, vivevano distanti appena 60 chilometri e si allenavano insieme tutte le settimane. Elena Bertocchi invece è milanese, Chiara Pellacani romana, e soprattutto da due stagioni si è trasferita negli Stati Uniti per studiare psicologia alla Louisiana State University. Da agosto passerà alla University of Miami. “È una giornata stupenda”, ha detto Bertocchi con la medaglia al collo. “È un risultato inaspettato, anzi di più, perché praticamente quest’anno non ci siamo mai allenate insieme. Questo è lo sport: succedono cose incredibili e inattese”.
Non hanno vissuto una stagione semplice le due tuffatrici italiane, che comunque a giugno erano riuscite a vincere il bronzo nella stessa gara ai Giochi Europei in Polonia. Lo scorso dicembre Elena Bertocchi è stata operata alla schiena per rimuovere un tumore osseo benigno che da quattro anni le provocava dolori ai limiti dell’intollerabile. Prima di questo Mondiale ha gareggiato solo due volte. “Abbiamo fatto vedere le sue risonanze a vari medici. Uno di loro, studiandole, ci ha detto: ‘Ma questa signora quanti anni ha? 80?’”, raccontava il direttore tecnico della nazionale italiana Oscar Bertone un mese fa al Corriere dello Sport. “Negli ultimi mesi ho lottato molto con la mia salute mentale e ho avuto bisogno di prendermi un po’ di riposo dai tuffi”, ha rivelato invece Chiara Pellacani dopo il successo nella gara individuale da 3 metri sempre ai Giochi Europei. Grazie alla medaglia di bronzo di oggi, le due azzurre si sono anche qualificate per l’Olimpiade di Parigi 2024. “In Francia però arriveremo con una preparazione migliore”, hanno promesso sorridendo, finalmente.