traguardo storico
L'impresa delle isole Far Oer: per la prima volta una squadra nelle competizioni europee
Il KÍ Klaksvík sogna la Champions League. Stadio da appena 2.500 posti e giocatori con altri lavori oltre il calcio, la favola del club faroense
Per la prima volta nella storia, le competizioni europee avranno una squadra delle isole Far Oer alla fase a gironi: è il Klaksvíkar Ítróttarfelag, anche noto come KÍ Klaksvík.
Gli isolani hanno eliminato al primo turno preliminare della Champions League 2023-24 il ben più quotato Ferencvaros (campioni d’Ungheria) imponendosi per 3 a 0 in trasferta dopo il pari a reti bianche tra le mura domestiche. Al secondo turno è toccato ai campioni di Svezia dell’Häcken capitolare, e nel modo più rocambolesco possibile: dopo lo zero a zero maturato nelle Faroe, il Klaksvík ha pareggiato ancora due a due in trasferta e, dopo esser finito sotto ai supplementari, ha agguantato il pari all’ultimo respiro, imponendosi ai rigori.
Ora, al terzo turno, i faroensi avranno di fronte i vicini di casa del Molde FK, campioni di Norvegia del 2022-23. Un altro campione nazionale, un’altra squadra scandinava per i sorprendenti semi professionisti di Klaksvík, cittadina di appena 4600 abitanti (dati del 2015) nella parte settentrionale dell’arcipelago appartenente alla Danimarca ma con fortissima autonomia. Nonostante la popolazione sia esigua, anche se riuscisse a qualificarsi alla prossima Champions League la squadra delle Far Oer non sarebbe la più piccola in assoluto: il primato appartiene all’Hoffenheim (Germania), che nella stagione 2018-19 si qualificò alla fase a gironi della principale coppa europea.
Poco male, però: comunque andrà la sfida contro il Molde, il Klaksvík sarà la prima squadra faroense a partecipare alla fase a gironi di una competizione continentale. Questo grazie alla creazione della Uefa Conference League, attiva dalla stagione 2021-22. Se i nordici perdessero il prossimo turno dei preliminari di Champions League, infatti, scivolerebbero ai playoff della prossima edizione di Europa League e, se uscissero sconfitti anche lì, verrebbero inseriti in quarta fascia ai gironi della Conference. Il tutto partendo dalla 305esima posizione del ranking Uefa e sempre con lo sfavore del pronostico.
Uno sfavore che deriva non da un pregiudizio, ma da molteplici caratteristiche del club. Lo stadio conta appena 2500 posti e ospita anche altri sport; i giocatori non sono professionisti del calcio, ma impiegati di ufficio, falegnami, elettricisti, carpentieri, addetti alla vendita del pesce al mercato. Un po’ come i ragazzi della nazionale maggiore che ogni quattro anni capita di vedere in televisione nelle fasi di qualificazione ai campionati europei. Uno di loro, il portiere svedese Jonathan Johansson, fino a due mesi fa aveva smesso col calcio dopo una carriera nelle serie minori e faceva l’elettricista in Norvegia, dove si improvvisava anche come difensore nelle leghe dilettantistiche. Poi, racconta alla Gazzetta, una chiamata: “È Magne Hoseth [l’allenatore, ndr]. Ci siamo conosciuti qualche anno fa. Lui era a fine carriera, io invece provavo a impormi, a realizzare il mio sogno. Mi chiese se fossi disponibile a trasferirmi alle Isole Far Oer per fare il secondo portiere. Avrei dovuto mollare il lavoro per cui mi ero specializzato per due anni per tentare una nuova sfida nella ‘vecchia vita’, il calcio. Ci ho pensato un paio di giorni e poi ho accettato”.
Il club, in patria, è tra i più vincenti della storia, con 20 campionati, 6 coppe nazionali e due supercoppe. Non solo: è anche la squadra che per prima si è affacciata alle fasi preliminari di una competizione Uefa, senza però prendervi mai parte, almeno fino a quest’annata. La prima volta avvenne nella stagione 1992-93, ma uscì al primo turno contro i lettoni dello Skonto Riga (andata uno a tre; ritorno tre a zero). Quasi vent’anni più tardi, nel 2018-2019, la seconda apparizione ai preliminari di Europa League, dove dopo aver piegato i sammarinesi del Tre Fiori e i lituani del Riteriai i faroensi si arresero al Lucerna (Svizzera) con un doppio uno a zero. Poi, il sogno europeo fu quasi raggiunto nel 2019-20, sempre in Europa League, ma gli irlandesi del Dundalk si imposero all’ultimo turno per tre a uno. Anche lo scorso anno il cammino europeo pose sulla strada dei faroensi una squadra norvegese, il Bodo Glimnt, ma i gialloneri ebbero la meglio per un soffio (zero a tre e tre a uno). Quest’anno, il finale potrebbe essere diverso.
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