calcio europeo
Vincere può non bastare per accedere alla coppe europee: il caso FK TransInvest
Fino a un anno e mezzo fa la squadra in testa al campionato lituano non esisteva. È stata creata da un'azienda di Vilnius, la Transekspedicija, per “creare una sensazione di comunità che unisca i dipendenti". Ha già vinto la coppa nazionale, ma per entrare in Conference League potrebbe non bastare. Colpa di un cavillo
Con ragguardevole anticipo sulla tabella di marcia, una delle prime squadre a guadagnare il diritto alla partecipazione alle coppe europee per la stagione 2024/25 potrebbe essere arrivata dalla Lituania. Il condizionale restituisce il paradosso di questa storia: la squadra in questione è il FK TransInvest, società nata a Vilnius a inizio 2022, reduce dalla schiacciante vittoria della 1 Lyga (la seconda serie lituana) a cui è seguita, lo scorso 1 ottobre, quella della Lietuvos Taurė, la Coppa di Lituania, il cui trionfo garantisce l’accesso al secondo turno della Conference League e quindi poter giocare il giovedì sera davanti a un pubblico europeo. L'ammissione alla competizione, tuttavia, non è ancora assicurata per i gialloblù: tutto dipenderà da una norma della Uefa e da una sua appendice.
Per comprendere a pieno la situazione, bisogna soffermarsi sulla breve ma indicativa storia di questa “anti-favola” del calcio est-europeo.
Il primo riferimento al TransInvest – ma con altro nome – risale al 20 dicembre 2021, quando sul sito della federazione lituana compare il nome della FK Transekspedicija tra le squadre ad aver fatto domanda di licenza per la partecipazione alla 2 Lyga (terza serie). La Transekspedicija è un’azienda lituana con sede a Vilnius attiva nel campo della logistica e dei trasporti, con un fatturato che sfiora i 40 milioni di euro.
Primo contrattempo: è vietato per regolamento l’utilizzo del nome di un’impresa per una squadra calcistica. Il passaggio da Transekspedicija a TransInvest è breve: più semplice, spendibile ed internazionale, nonché aderente ai regolamenti. L’azienda stessa spiega che l’obiettivo con cui è nata la squadra è “creare una sensazione di comunità che unisca i dipendenti e le persone che vivono nei dintorni del centro logistico”. Nulla di più semplice: in un contesto calcistico piuttosto arido come quello lituano (dove il basket fa da padrone) una squadra con le idee così chiare e una struttura solida alle spalle fa presto ad imporsi. Per costruire la prima rosa il TransInvest opera un autentico sacco ai danni del VGTU Vilkai (la squadra del Politecnico di Vilnius), dal quale rileva un ampio numero di calciatori, a cui aggiunge diversi giocatori di A Lyga (la massima serie lituana). Il risultato è immediato: vittoria in regular season e nei play-off promozione con 17 punti di vantaggio sulla seconda.
Nel 2023, in 1 Lyga, il copione non cambia. Alla solida base della stagione precedente, il TransInvest aggiunge calciatori con esperienze internazionali, come il portiere ucraino Melashenko, i giapponesi Amemiya e Kawachi (quest’ultimo ispirato a trasferirsi in Lituania da Keisuke Honda), un gruppo di georgiani guidati dall’ala Otar Kobakhidze e soprattutto il centravanti brasiliano-lussemburghese Henrique Devens, protagonista assoluto con 20 gol in 23 partite. Il percorso in campionato fila ancora una volta liscio: torneo archiviato con largo anticipo che a oggi vede la squadra di Vilnius con 13 punti di vantaggio sulla seconda classificata a 3 giornate dal termine.
Il capolavoro arriva in Coppa, dove il TransInvest si impone dai quarti in poi su tre compagini di massima serie, superando in finale il FA Šiauliai per 2-1. È l'apoteosi per un club con 20 mesi di vita circa, di fronte al pubblico delle grandi occasioni composto da 8.764 spettatori, attratto al Darius and Girėnas Stadium da una serie di eventi a corredo (tra cui la partita tra leggende lituane e una rappresentanza di Fifa Legends capitanata da Roque Junior). Se questi numeri potranno sembrare esigui, basti pensare che nelle precedenti sfide di Coppa il TransInvest ha accumulato una media di 350 spettatori circa; il progetto per il nuovo stadio, della cui costruzione si occuperà ovviamente Transekspedicija, prevede 1.500 posti a sedere.
A preoccupare il TransInvest, tuttavia, è l'articolo 14 comma 2 del codice delle licenze Uefa, quello legato alla "three-year rule", secondo cui per ricevere una licenza Uefa un club deve aver partecipato a competizioni ufficiali per tre stagioni consecutivi precedenti a quella della licenza. A dare speranza è l'articolo 13 dello stesso codice, che prevede la possibilità di eccezioni ai vari criteri richiesti: per la three-year rule "sono concesse eccezioni per i singoli club che fanno richiesta della licenza", analizzando caso per caso. Al momento non è arrivato ancora un responso ufficiale, benché le voci lascino trasparire un probabile esito positivo. Un'eccezione che dimostra l'elasticità e la propensione alla modifica di alcuni regolamenti: sarà curioso vedere come gestirà questo caso il massimo organismo europeo calcistico, a metà tra la scalata aggressiva e l'operazione di marketing.