a Parigi
Il Pallone d'Oro a Lionel Messi è l'ultimo atto dell'èra del calcisticamente corretto?
La vittoria del Mondiale concede all'argentino anche l'ottavo premio individuale parigino. La fortuna per il Ballon d'Or è che né Erling Haaland né Kylian Mbappé godono di un’enorme e diffusa simpatia calcistica e che Jude Bellingham è in costante ascesa
Il 18 dicembre 2022 s’era compiuto il grande allineamento del cosmo calcistico. Lionel Messi aveva vinto finalmente il Mondiale. Che accanto a lui in campo ci fossero altri dieci giocatori con la maglia dell’Argentina era del tutto indifferente. Interessava poco o niente a nessuno, ovviamente argentini esclusi. La Coppa del mondo era finalmente stata alzata da Lionel Messi, e questo bastava ai vertici del calcio internazionale e agli organizzatori della competizione: avevano avuto ciò che desideravano, una gran bella storia di calcio, il giusto finale per una competizione e di una storia calcistica. Tutto il resto sarebbe passato in secondo piano. E in Qatar di cose da far passare in secondo piano ce ne erano parecchie. L’onda lunga del Mondiale non poteva che arrivare fino a Parigi, alla cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro. E infatti è andata è arrivata. Lionel Messi ha vinto il Pallone d’Oro 2024, l’ottavo della sua carriera.
Il calcisticamente corretto ha trovato ancora una volta il suo compimento. Un premio, quello di quest’anno, più alla carriera che alla stagione, a quel mese di dicembre nel quale è stato finalmente possibile inserire l’ultima tessera del puzzle che concede agli occhi l’immagine di Lionel Messi e Diego Armando Maradona vicini, con la Coppa del mondo in mezzo. Era quello che i più speravano.
Il massimo compimento del calcisticamente corretto è arrivato, ma non è detto che dopo ieri cambierà qualcosa. La fortuna per il premio che un tempo era attribuito al giocatore che durante l’anno solare aveva fatto meglio, o quantomeno si era preso la scena grazie a qualche vittoria di prestigio, è che né Erling Haaland né Kylian Mbappé godono di un’enorme e diffusa simpatia calcistica e che Jude Bellingham è in costante ascesa. Forse per questo non si ripeterà il lungo duopolio che ha caratterizzato gli ultimi quindici anni del premio. Quel duopolio che rispondeva alla domanda: ma è meglio Cristiano Ronaldo o Lionel Messi? Che poi non era altro che una formulazione moderna della vecchia domanda che non si dovrebbe mai fare: vuoi più bene a mamma o a papa? A fare i conti di Palloni d’Oro fanno 8-5 per l’argentino. Vogliono più bene a Lionel Messi.
“Non voglio dimenticare Erling Haaland e Kylian Mbappé, che hanno avuto un’annata incredibile. Haaland ha vinto tutto e senza dubbio porterà a casa questo premio”, ha detto Lionel Messi dopo aver ritirato il premio, quasi a voler dire che sì l’aveva vinto lui il Pallone d’Oro, che sì era giusto così, ma forse poteva andare diversamente.
Ciò che è accaduto ieri è soprattutto l’ultimo colpo di coda di un’epoca che il suo meglio l’aveva già dato, ma che si è prolungata comunque oltre il normale limite temporale. Dal prossimo anno Lionel Messi e Cristiano Ronaldo non ci saranno tra i candidati al premio. Si sono scelti il loro esilio dorato, giustamente, in attesa di un addio che sarà il termine ultimo di un’èra calcistica e l’inizio di un nuovo capitolo del calcio nostalgia.