Che confusione questo nuoto che passa dalla vasca lunga alla vasca corta
“È una stagione molto complicata ma allo stesso tempo importante, ci sono le Olimpiadi che ovviamente rappresentano per noi l’obiettivo principale”Le istruzioni per districarsi del dt Cesare Butini
Lo si leggeva negli occhi degli atleti, mezze frasi uscivano delle bocche degli allenatori. Il Trofeo Nico Sapio di Genova, all’inizio di novembre, fungeva da qualificazione per gli Europei in vasca corta in programma la settimana prossima a Otopeni, in Romania, da martedì 5 a domenica 10 dicembre, ma tutti avevano in testa un’altra cosa: i Campionati italiani assoluti open di questa settimana, in vasca lunga, da oggi a giovedì 30 novembre (batterie dalle 9.30, finali dalle 17.30, diretta tv su Rai Sport HD). La prima occasione per qualificarsi ai Mondiali di Doha, in calendario dall’11 al 18 febbraio 2024, ma soprattutto – e chiamiamo in causa le “punte” del nuoto italiano, da Thomas Ceccon a Benedetta Pilato, da Nicolò Martinenghi a Simona Quadarella – la prima occasione per ottenere il pass per le Olimpiadi di Parigi. C’è una tabella ad hoc, con tempi limite molto qualitativi, fissati sul quinto tempo dei Mondiali della scorsa stagione, che varrà solo questi tre giorni. Chi riuscirà a qualificarsi, potrà programmare più serenamente il resto dell’avvicinamento alle gare più attese del triennio.
“È una stagione molto complicata ma allo stesso tempo importante, ci sono le Olimpiadi che ovviamente rappresentano per noi l’obiettivo principale”, dice al Foglio il direttore tecnico della nazionale italiana Cesare Butini, “ma ci sono anche altre manifestazioni internazionali da onorare, come i Mondiali di Doha a febbraio. Noi, nei nostri criteri di selezione, abbiamo cercato di dare priorità alle Olimpiadi, e intorno a questo abbiamo costruito anche i raduni di preparazione, abbiamo partecipato alle gare di Coppa del Mondo in vasca lunga e a ottobre abbiamo addirittura organizzato un meeting a Firenze, sempre nella vasca da 50 metri, per aiutare gli atleti non soltanto attraverso gli allenamenti, ma anche con la competizione. Questi Campionati italiani assoluti serviranno da qualificazione per i Mondiali di Doha, ma per favorire la preparazione degli atleti tra virgolette più importanti, quelli che si potrebbero poi giocare una medaglia individuale a Parigi, abbiamo previsto anche la possibilità di qualificarsi già per i Giochi. Condividendo i progetti con gli allenatori, dobbiamo favorire e supportare le scelte individuali coniugando l’interesse della squadra e l’interesse del singolo. L’obiettivo unico, ovviamente, è andare fortissimi alle Olimpiadi”.
Che confusione, questo calendario acquatico 2023/2024. Gli inediti Mondiali in vasca lunga a febbraio hanno costretto ad anticipare all’autunno, solitamente dedicato alla vasca corta, anche la preparazione nella piscina da 50 metri. Oltretutto nella stagione più importante, quella olimpica. E in tutto questo c’è ancora un fattore di incertezza: quando si svolgeranno gli Europei in vasca lunga, previsti per la primavera del 2024 (quindi prima di Parigi) ma con data e sede ancora da definire? “Le ultime voci indicano come possibile data la prima decade di giugno”, continua Butini, “e a quel punto, secondo le mie idee, non porterò la squadra olimpica, ma sarà un’occasione per dare modo ai più giovani, a quegli atleti che dovrebbero rappresentare il ricambio generazionale nel quadriennio 2024-2028, di approcciarsi a una gara internazionale. Ma dobbiamo aspettare la conferma da parte di European Aquatics, la federazione europea”.
E poi, appunto, ci sono gli Europei in vasca corta, la prossima settimana. “Abbiamo volutamente messo in calendario i Campionati italiani assoluti in vasca lunga prima degli Europei per non danneggiare, dopo quasi sette giorni di gare, gli atleti che vi avrebbero partecipato. Anche qui, insomma, abbiamo favorito la selezione per le Olimpiadi”, spiega Butini. In Romania l’Italia si presenterà con 31 convocati (alla lista già diramata mancherà Sara Franceschi, bloccata da un problema a livello cervicale, salterà anche gli Assoluti), tra cui spiccano tutti i big meno Gregorio Paltrinieri. “Torniamo al discorso dei percorsi individuali per ogni singolo atleta”, conclude Butini, “anche lo squadrone statunitense a Doha non sarà così numeroso, per esempio non ci sarà Katie Ledecky. Paltrinieri in questi prossimi giorni si testerà sul programma delle Olimpiadi, dove ci saranno i 1500 stile libero in piscina e poi le gare in acque libere con una differenza di sei giorni contando anche le batterie. Quindi oggi farà i 1500 stile libero a Riccione, e poi volerà a Madeira per partecipare, sabato 2 dicembre, alla 10 chilometri della Coppa del Mondo di nuoto di fondo”.