in vasca
Cosa aspettarsi dall'Italia agli Europei di nuoto in vasca corta
Dal 5 al 10 dicembre a Otopeni, Romania, si nuota per le medaglie europee. Due anni fa gli azzurri ne portarono a casa trentacinque
È talmente ingolfato di eventi, il calendario 2023/2024 del nuoto internazionale, che non si può parlare degli Europei in vasca corta (da martedì 5 a domenica 10 dicembre a Otopeni, in Romania, batterie dalle 8.30 italiane, finali dalle 17, diretta tv su Rai Sport HD) senza partire da quanto è successo la settimana scorsa a Riccione, ai Campionati italiani assoluti in vasca lunga, prima prova di selezione per le Olimpiadi di Parigi.
Quattro delle sei “punte” del nuoto azzurro (Thomas Ceccon, Benedetta Pilato, Gregorio Paltrinieri e Alessandro Miressi; a secco invece Nicolò Martinenghi e Simona Quadarella) hanno svolto i compiti a casa e si sono qualificati in anticipo nelle loro specialità per i Giochi della prossima estate. In più ha stupito Alberto Razzetti, mistista genovese e genoano di 24 anni che si allena a Livorno, che ha abbassato il record italiano dei 200 (da 1’57’’13 a 1’56’’21) e, soprattutto, dei 400, cancellando dopo 16 anni il 4’09’’88 di Luca Marin del 2007 e scendendo a 4’09’’29. Tempi per sognare in grande. Anche per lui, doppio pass per Parigi.
Sarà proprio Alberto Razzetti uno dei nuotatori italiani da seguire con più attenzione in Romania. A suo agio nella vasca da 25 metri, dove contano molto le virate e le subacquee, Razzetti nel 2021 ha vinto l’oro europeo e mondiale nei 200 farfalla in vasca corta. La giornata campale sarà venerdì 8 dicembre, con il doppio impegno 200 misti-200 farfalla in poco più di un’ora, e in generale la sensazione è che le principali gioie italiane, staffette a parte, arriveranno a giorni alterni, quelli con il calendario più favorevole, mercoledì-venerdì-domenica. Che poi sono anche i giorni di Simona Quadarella, al via nei 400, negli 800 e nei 1500 stile libero, di Thomas Ceccon, iscritto solo nei 100 e nei 200 misti dopo una prima parte di stagione già assai proficua ma stancante, della nuova versione torinese di Benedetta Pilato, 50-100 rana, e di Lorenzo Mora, 50-100-200 dorso, specialista italiano della vasca corta se ce n’è uno.
Nell’edizione del 2021 la Nazionale azzurra vinse 35 medaglie, 7 ori, 18 argenti e 10 bronzi, ma era un altro mondo, anche solo per il fatto che si gareggiava a Kazan, in Russia, ora esclusa a causa dell’invasione dell’Ucraina. Qualche atleta russo ha cambiato nazionalità per non perdere le Olimpiadi, come per esempio Anastasija Kirpichnikova, 23enne naturalizzata francese e principale avversaria di Simona Quadarella nel mezzofondo, ma senza russi e bielorussi al completo l’Italia è tra le nazioni da battere. Presente invece il padrone di casa David Popovici, che nel 2022 ha realizzato il record del mondo dei 100 stile libero in vasca lunga ma che è reduce da un 2023 di transizione.
“Gli Europei in vasca corta ci hanno sempre visto protagonisti”, dice al Foglio il direttore tecnico dell’Italia Cesare Butini, “abbiamo una squadra di 30 atleti, molto qualitativa, ma c’è un’altra cosa che mi fa piacere: l’esordio di tanti giovani. Abbiamo convocato diversi atleti che sono e devono rappresentare il ricambio generazionale verso il nuovo quadriennio olimpico, che andrà dal 2024 al 2028. Sono molto contento che potranno cogliere quest’occasione di crescita”. Faranno il loro debutto con la nazionale maggiore Sara Curtis, Jasmine Nocentini, Giulia D’Innocenzo, Michele Busa e Christian Ferraro.
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