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Dire addio alla Russia per salvare le Olimpiadi. La scelta di Anastasija Kirpichnikova
La nuotatrice russa è diventata cittadina francese lo scorso aprile e da giugno può rappresentare il suo nuovo paese nelle gare internazionali. Il suo anno olimpico è iniziato agli Europei di nuoto in vasca corta
Nel 2021, agli Europei in vasca corta di Kazan, in Russia, la nuotatrice di casa Anastasija Kirpichnikova, specialista delle virate e delle subacquee come richiede la piscina da 25 metri, vinse tre medaglie d’oro nei 400, negli 800 e nei 1500 stile libero, battendo Simona Quadarella nelle due distanze più lunghe. Due anni dopo, agli Europei in vasca corta che si stanno svolgendo a Otopeni, in Romania, il risultato finale degli 800 sl è rimasto immutato, Kirpichnikova oro (8’08’’48) e Quadarella argento (8’14’’83), ma tutto è cambiato nel mondo e intorno a loro. Gli atleti russi e bielorussi sono esclusi dalle competizioni internazionali a causa dell’invasione dell’Ucraina, cominciata nel febbraio 2022, ma Anastasija Kirpichnikova – che domani sarà la favorita per la medaglia d’oro anche nei 1500 sl, specialità in cui in vasca corta detiene il terzo miglior tempo di sempre – ha cambiato nazionalità e oggi gareggia per la Francia.
Kirpichnikova ha 23 anni ed è nata ad Asbest, nella Russia siberiana. Vive in Francia dal 2019, dove si allena, prima a Montpellier e adesso a Martigues, vicino a Marsiglia, con Philippe Lucas, l’ex tecnico di Laure Manaudou e Federica Pellegrini che la fuoriclasse italiana, nella sua autobiografia Oro (La Nave di Teseo, 2023), descrive come “un uomo dai modi di fare non eleganti e dal linguaggio schietto. Portava i capelli biondi lunghi sulle spalle, come una specie di Tarzan, ed era considerato un allenatore molto duro oltre che una persona difficile”. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, Kirpichnikova non ha mai parlato della guerra. È diventata cittadina francese lo scorso aprile e da giugno può rappresentare il suo nuovo paese nelle gare internazionali. A RMC Sport ha detto: “È stato un periodo molto duro e difficile, non avevo più motivazioni. Piangevo, non volevo più nuotare. Ho scelto di cambiare qualcosa nella mia vita perché la mia carriera non è infinita. Ho avuto questa possibilità (di prendere la cittadinanza francese, nda) e la sto sfruttando”.
A settembre il viceministro dello Sport russo Alexei Morozov ha dichiarato che oltre 100 atleti russi, di cui 55 di sport olimpici, hanno cambiato nazionalità sportiva. Tra questi ci sono i ciclisti Pavel Sivakov e Mikhail Iakovlev, la tennista numero 43 del mondo Varvara Gracheva e un altro nuotatore, Mark Nikolaev, che oggi vive in Australia. La partecipazione di russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024 è ancora in forse: la decisione finale potrebbe arrivare dopo la riunione del Comitato esecutivo del Cio in programma a Losanna (Svizzera) dal 19 al 21 marzo. Due giorni fa la Bbc ha rivelato che le federazioni internazionali degli sport olimpici hanno scritto al Cio per chiedere l’ammissione degli atleti dei due paesi ai prossimi Giochi come atleti neutrali, senza bandiera, inno, staffette e prove di squadra ed escludendo chi rappresenta l’esercito o ha sostenuto attivamente il conflitto in Ucraina.
Se queste condizioni saranno confermate, Anastasija Kirpichnikova a Parigi non troverà due suoi ex compagni di nazionale, i dorsisti Evgeny Rylov e Kliment Kolesnikov, eventuali avversari di Thomas Ceccon. Rylov nel 2022 è stato sospeso per nove mesi dopo aver partecipato, a Mosca, a una manifestazione in favore della guerra in cui c’era anche Vladimir Putin, mentre Kolesnikov pochi giorni fa ha detto all’agenzia di stampa russa Tass: “Le Olimpiadi restano la cosa migliore che possa capitare nella vita di un atleta, ma non sono il senso della vita. Oltre alle Olimpiadi e al nuoto si può fare molto altro”.
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