(foto Ap)

Il foglio sportivo

Agli Australian Open Sinner è pronto per vincere uno slam

Giorgia Mecca

Comincia l’assalto a Djokovic che a novembre ha battuto due volte in 10 giorni.  Ormai non si nasconde più

"È sempre un grande momento quando i campioni perdono”. Holger Rune si presenta con queste parole nella seconda stagione della serie Break Point, disponibile su Netflix. L’ombra dei giganti è sempre più ingombrante e sempre più affollata: Rune, Alcaraz, Sinner. Tutto contro uno, tutti contro Djokovic. Il 2024 sarà certamente l’anno in cui il tennis dirà addio a Rafa Nadal e ai suoi eterni infortuni e quindi il mostro a tre teste che si è divorato questo sport, croce per i colleghi e delizia per gli spettatori, rimarrà un mostro e basta. Senza Federer e Nadal resterà solo Djokovic a rappresentare la vecchia guardia. A 37 anni ciò che succede nei tornei è ancora tutto nelle sue mani. In Australia più che mai. Il serbo a Melbourne cerca lo Slam numero 25, l’undicesimo sulla Rod Laver Arena, due record, ovviamente.

 

È sempre un gran momento quando i campioni perdono. Il sorriso da bad boy di Rune racconta forse ciò che nel circuito rappresenta una verità, resa ancora più realistica dall’eccezionalità delle sconfitte di Djokovic che nella scorsa stagione ha perso 7 partite e soltanto una a livello Slam, la finale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, poi vendicata non una, ma due volte. Una analisi condotta dalla piattaforma britannica Tennis Viz e condivisa dal New York Times, ha rilevato che il numero uno al mondo nel 2023 non ha fatto altro che migliorare. Rispetto al 2022 ma anche rispetto a dieci anni fa. La sua prima di servizio ha guadagnato dieci chilometri orari, e anche la sua risposta, considerata la migliore del circuito, è diventata più veloce, rispetto alla sua versione del 2015 ma anche rispetto alla media del circuito nel 2023. Goran Ivanisevic, il suo coach, è ormai convinto che il suo datore di lavoro sia un pazzo, non solo un perfezionista. “A volte gli capita ancora di arrivare in allenamento completamente disperato, convinto che il suo gioco sia un disastro”. I numeri di questo disastro sono, a livello Slam, 4 finali su 4 nel 2023, 3 vittorie.

 

C’è solo un giocatore che nel 2023 è riuscito a batterlo due volte in dieci giorni: Jannik Sinner, che è riuscito a sconfiggere il serbo nel round robin delle Atp Finals e nella semifinale di Coppa Davis, dove ha salvato anche tre match point. “Sarei davvero sorpreso se Jannik non diventasse numero uno al mondo”, ha detto Djokovic recentemente, facendo un pronostico della stagione che verrà. L’ultima diapositiva del 2023 è quella dell’azzurro avvolto nel tricolore, fratello d’Italia, profeta a Malaga ma anche in patria, finalmente.

 

Jannik Sinner comincerà ufficialmente il suo 2024 domani a mezzogiorno ora australiana, nella notte italiana. L’azzurro aprirà le danze del primo Slam stagionale sulla Rod Laver Arena, dove affronterà l’olandese Botic van de Zandschulp. Il ventiduenne comincerà la stagione da testa di serie numero 4, prima di lui ci sono solo Djokovic, Medvedev e Alcaraz, tutti e tre sconfitti dall’italiano negli ultimi scontri diretti. Il ventiduenne non si nasconde mai. Conosce i tempi del tennis, la sensazione di impotenza di chi ha dato il meglio di sé e comunque non è bastato. Tutto quello che ha imparato in questa infinita gavetta che si chiama professionismo ai massimo livelli lo ha vissuto sulla sua pelle, e quindi sa per esperienza personale che a diciannove anni certe partite non puoi fare altro che perderle e che il trofeo è meglio sollevarlo verso il cielo quando ti meriti di farlo. Nel 2023 l’obiettivo era la vittoria di un Master 1000 e la qualificazione di diritto alle Finals di Torino. Quest’anno il desiderio è un passo ulteriore, migliorare negli Slam e nella lunga distanza.

 

Lo scorso novembre, quando la stagione di tennis è finita con la vittoria dell’Italia in Coppa Davis, i giocatori hanno tirato un sospiro di sollievo. L’unico tra i top ten che avrebbe voluto giocare e per abitudine vincere ancora sarebbe stato proprio Sinner che ha vissuto l’autunno come la prima vera primavera della sua giovane carriera. “Se gli Australian Open si fossero giocati a inizio dicembre Jannik Sinner avrebbe vinto a testa bassa, anche solo per inerzia” hanno scritto subito dopo le Finali di Malaga. È passato più di un mese, in mezzo c’è stato Natale, qualche giorno di vacanza, una sciata sulle sue montagne, ma l’azzurro è ormai diventato uno dei favoriti per la vittoria di ogni torneo. Quelli a cui piace prevedere il futuro azzardano una semifinale Djokovic-Sinner e chi vince in finale contro Carlos Alcaraz, e anche se alla vigilia del primo turno tutto ciò che riguarda la seconda settimana di un major appare fantascienza il pensiero non è irrealistico.

 

L’immaginazione è una grande forma di coraggio” dice Frank Underwood, presidente degli Stati Uniti, in una puntata della serie House of Cards. Qui però non si tratta di immaginazione, si tratta di passato, di sconfitte su sconfitte che a un certo punto sono diventate vittorie, match point che consegnavano le vittorie all’avversario che si sono trasformati in tre match point salvati consecutivamente contro il numero uno del mondo, Novak Djokovic professionista nei miracoli in extremis che in semifinale di Davis è stato costretto a guardare un giocatore migliore di lui nei salvataggi. “Prima di quest’anno io non sapevo nemmeno quale fosse la strada che porta al campo Centrale di Wimbledon” ha detto Sinner prima di giocare la sua prima semifinale on grass della carriera. C’era tutto Sinner in quella frase: la costruzione di un campione, gli step by step, la paura di non essere pronto fino a quando non diventi pronto, c’era umiltà e dedizione, rispetto e sacrificio, il non dare mai niente per scontato perché non c’è niente di scontato nemmeno se hai 22 anni e da quando ne hai 12 ti dicono che diventerai un campione. Il ragazzo che comincerà la stagione da numero 4 al mondo ha imparato in fretta la strada per il campo Centrale. La cosa più incoraggiante è che non se ne dimenticherà.

Di più su questi argomenti: