dalle piste alle onde
La Ferrari si dà al mare. E con Soldini inizierà a competere nel mondo della vela
Nessuna sfida alla Coppa America, ma qualcosa più vicino allo spirito da navigatore solitario del velista. Una sfida da 100 milioni di euro che prevede la progettazione di un 100 piedi full foiling, un maxi scafo volante per aggredire il record del giro del mondo
Ci vuole coraggio a imbarcarsi in un’impresa così. Perché adesso le battute si sprecheranno. La Ferrari che non riesce più a vincere in Formula 1 si è data alla vela… Almeno non romperà più i motori… Ma evidentemente a John Elkann non interessa quello che dice la gente, altrimenti avrebbe rinviato l’annuncio a giornate politicamente meno turbolente di queste, successive all’attacco quasi personale che gli ha fatto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ventiquattro ore dopo un video teaser in cui si capiva qualcosa, soprattutto se lo si collegava all’annuncio della separazione tra Giovanni Soldini e Maserati dopo 11 anni di regate, da Maranello arriva l’ufficializzazione della nuova sfida. “Nasce un nuovo progetto, una grande sfida che trae origine dal dna racing di Ferrari e dalla sua spinta innovatrice. Il Cavallino Rampante si prepara a competere nel mondo della vela sotto la guida del navigatore Giovanni Soldini, Team Principal di questa nuova avventura. Dopo aver gareggiato sulle piste di tutto il mondo, Ferrari esplora rotte inedite che accresceranno il know how e la volontà di progresso continuo che la caratterizzano”.
Non è una sfida alla Coppa America dove altre scuderie di Formula 1 hanno già provato a cimentarsi (Red Bull e Mercedes con i lori ingegneri impegnati in prima fila), ma qualcosa di più vicino allo spirito di Giovanni Soldini che da navigatore solitario si è trasformato in cacciatore di grandi record e spesso ha avuto a bordo con lui anche il presidente John Elkann di cui è diventato grande amico tanto da convincerlo ad appoggiarlo prima con il brand Maserati e adesso con il Cavallino Rampante.
“Stiamo per intraprendere un viaggio entusiasmante che amplierà la nostra anima racing. Con questa nuova sfida agonistica, motivati dalla nostra capacità innovativa e dall’impegno per la sostenibilità, ci spingeremo oltre gli attuali confini. Siamo felici di poter contare su Giovanni, straordinario per esperienza, determinazione e spirito di squadra”, ha detto il presidente che non ama mettersi in mostra, ma che per la vela è disposto quasi a tutto. “Sono entusiasta di iniziare una nuova avventura con Ferrari. Stiamo lavorando a un progetto importante e all’avanguardia con un potenziale tecnologico strabiliante che mette insieme mondi diversi e competenze di altissimo livello. Partecipare alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative e rispettose del nostro pianeta con un team eccezionale è davvero un’esperienza unica”, ha aggiunto Soldini, il Fred Vasseur dell’avventura ferrarista in mare.
Il comunicato ufficiale lo indica come Team Principal. Sarà lui a formare una squadra che dovrebbe prendere a bordo il meglio della vela transoceanica italiana a cominciare da quell’Ambrogio Beccaria che, con l’appoggio di Pirelli, è diventato un po’ il suo erede nelle imprese solitarie. “L’impresa vedrà la Casa di Maranello direttamente impegnata in un progetto unico all’insegna di tecnologie all’avanguardia, nel suo intero ciclo di ideazione, ingegnerizzazione e testing. La ricerca delle massime performance sul mare e di soluzioni concrete per la sostenibilità darà origine a innovazioni che, in linea con la tradizione Ferrari, saranno un importante stimolo per l’evoluzione delle nostre sports car”. Spiega il comunicato senza aggiungere altro.
Quello che stanno preparando la Ferrari e Soldini dovrebbe essere una sfida da 100 milioni di euro che prevede la progettazione di un 100 piedi full foiling, un maxi scafo volante per aggredire il record del giro del mondo, il trofeo Jules Verne, detenuto dal francese Francis Joylon che con il suo trimarano e sei persone di equipaggio nel 2017 hanno completato il viaggio in 40 giorni 23 ore 30 minuti 30 secondi. Il progetto affidato a Guillame Verdier, l’uomo che ha inventato le nuove barche volanti di Coppa America, prenderà forma a Pisa con stampi realizzati da Persico. Ma per i dettagli bisognerà attendere.