Il caso
Quanto è seria l'indagine sulla proprietà del Milan, perquisito dalla Finanza
L’ipotesi avanzata dalla Procura milanese è che la società rossonera non appartenga davvero a chi dal 31 agosto 2022 figura come proprietario, ossia il fondo statunitense RedBird del finanziere Gerry Cardinale. Ma ancora al fondo Elliott
Alla fine verrà fuori che il Milan è ancora di Berlusconi. Non prendetela sul serio, ma la battuta ha cominciato a circolare più velocemente della palla tra i centrocampisti del Milan, appena quest'oggi si è diffusa la notizia della perquisizione della Finanza nella sede della società rossonera, indagata per “ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio”. L’ipotesi avanzata dalla Procura milanese è che il Milan non appartenga davvero a chi dal 31 agosto 2022 figura come proprietario, ossia il fondo statunitense RedBird del finanziere Gerry Cardinale. Indagati il vecchio e il nuovo amministratore delegato, vale a dire Ivan Gazidis e Giorgio Furlani. Tocca a loro comunicare la variazione di proprietà della società e loro avrebbero segnalato una vendita mai accaduta. Se il Milan fosse ancora di Elliott ci sarebbe un problema da risolvere perché l’Uefa vieta ad un solo proprietario avere due società nelle coppe Europee e il fondo Elliott oltre al Milan possiede anche il Lille, la squadra da cui i rossoneri hanno acquistato sia Leao che Maignan. Ma questa è solo una coincidenza.
A destare i sospetti della Finanza ci sarebbe anche un documento interno che il Milan aveva preparato per presentare il club nel tour invernale alla ricerca di potenziali investitori arabi. Sarebbe una mossa di un’ingenuità sconcertante, oltre a confermare che il Milan è in cerca di soci se non addirittura di un nuovo proprietario. Certo fa pensare che l’ultimo grande ingaggio del Milan, ossia quello di Zlatan Ibrahimovic come dirigente, sia passato attraverso Red Bird di cui Zlatan è oggi dipendente. Comunque vada lui ha un rapporto con la società che controlla il Milan e non con il Milan stesso.
La società garantisce la piena collaborazione, ma la sensazione è che ora comincerà una nuova partita, proprio in un periodo in cui bisogna pianificare il futuro sul mercato. Non è soltanto un problema di immagine. E non è certo da ieri che attorno al Milan ci sono voci di questo tipo. È dal giorno del passaggio della società a Yinghong Li che le chiacchiere non si sono mai fermate.