Il Foglio sportivo - Calcio e finanza
La Germania cambia maglia. Dopo 70 anni si separa da Adidas
La Federcalcio di Berlino ha annunciato che dal 2027 sarà Nike a vestire tutte le nazionali tedesche
Le tre strisce nere sulle spalle di una maglia bianca, ma prima ancora tre strisce bianche sulle scarpe nere. Quello tra Adidas e la Nazionale della Germania è stato un legame nato agli albori del calcio moderno, che sembrava indissolubile, perché sembrava non potesse esserci Adidas senza Germania e viceversa. Sembrava, appunto, perché come un fulmine a ciel sereno giovedì la Dfb, la Federcalcio tedesca, ha annunciato che dal 2027 sarà Nike a vestire tutte le nazionali della Germania. Mettendo fine al binomio con Adidas che durava ufficialmente da 70 anni ma che era molto più profondo.
Da Fritz Walter, storico capitano della prima Coppa del Mondo alzata al cielo nel 1954, fino a Mario Götze, autore del gol decisivo nella finale della Coppa del Mondo 2014 contro l’Argentina, passando per autentiche leggende come Franz Beckenbauer o Lothar Matthäus, Adidas è sempre stata protagonista dei più grandi successi della Germania nella sua storia.
Il legame col calcio è stato così diretto e nell’immaginario collettivo il rapporto sembrava impossibile da rompere. “Non posso immaginare la maglia della Germania senza le tre strisce nere e il colori rossogiallonero: sono un pezzo dell’identità tedesca”, ha commentato Robert Habeck, vicecancelliere e ministro dell’economia, del partito dei Verdi.
Le cifre non sono ancora note, ma l’ultimo rinnovo aveva portato nelle casse della Dfb 50 milioni di euro annui da Adidas. Non hanno influito nemmeno le polemiche di questi giorni, dopo che il brand ha svelato la maglia rosa come seconda divisa per la Germania per l’Europeo casalingo della prossima estate: il penultimo grande evento (ci saranno infatti ancora i Mondiali 2026), almeno per il momento, in cui le tre strisce saranno ancora protagoniste sulla divisa tedesca.
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