Il calcio a L'Aquila è un progetto ambizioso in mano ai tifosi
La squadra abruzzese è in Serie D, ma punta a salire in Serie B in cinque anni. Un obiettivo non impossibile vista la solidità del progetto di azionariato popolare
Quando in Italia si parla di calcio del popolo e coinvolgimento dei tifosi si fa sempre fatica a eliminare la barriera che separa la vana retorica dai fatti concreti. C'è però un progetto che negli ultimi anni sta provando ad andare oltre questo atavico limite del movimento italiano: si tratta de L'Aquila 1927, la squadra del capoluogo di regione abruzzese, che negli ultimi anni ha avviato una proficua di azionariato popolare partendo dalle fondamenta della piramide calcistica. Un'iniziativa che nasce nel 2019 e che nei primi mesi del 2024 sta compiendo uno step ulteriore, per guardare al futuro con intraprendenza e innovazione.
Il nuovo corso rossoblù inizia nell’estate del 2018, quando L’Aquila Calcio non si iscrive al campionato di Serie D e il calcio aquilano è costretto a ripartire con una nuova società dai bassifondi: Prima categoria prontamente vinta. Nella stagione successiva il tifo diventa protagonista: il gruppo Red Blue Eagles 1978, assieme a tutta la tifoseria, prende le redini della società a rischio fallimento, pagando i debiti della gestione precedente e facendosi carico dei conti della stagione in corso. Il copione non cambia: campionato di Promozione portato a casa, a cui segue un 2° posto in Eccellenza che lascia l'amaro in bocca per l'impresa triplo salto solo sfiorata. Poco male: la vittoria dell’Eccellenza Abruzzo arriverà nel 2023, anni nei quali L’Aquila ha modo di strutturarsi completamente. Tramite l’Aps (Associazione di promozione sociale) Aquile Rossoblù i tifosi hanno la possibilità di incidere radicalmente sui destini della propria squadra: forniscono materiale sportivo alla prima squadra, rinnovano gli ambienti di lavoro, rilanciano il settore giovanile che arriva a 420 iscritti, aggregano alla società anche la squadra di calcio femminile e quella di futsal. Con il passaggio da associazione a società sportiva, avviato poco dopo l’approdo in Serie D, il 100% delle quote è rimasto nelle mani della APS.
A inizio marzo scorso, L’Aquila ha fatto un passo avanti chiave per il proprio futuro, lanciando il progetto ad ampio raggio di equity crowdfunding, con la collaborazione dell’advisor Phoenix Capital. Tramite la piattaforma Mamacrowd è aperta a chiunque la possibilità acquistare una o più quote del capitale sociale della società rossoblù, diventando - seppur in piccolo - soci della società aquilana. Le quote si dividono in due macrocategorie (C e B) e partono da un prezzo di 250 euro fino a 100 mila euro: all’aumentare dei corrispettivi aumentano diritti patrimoniali e amministrativi dei possessori delle quote. L’obiettivo minimo di raccolta, già superato, si assesta sui 150 mila euro, mentre quello massimo è di 2 milioni di euro.
In abbinamento il club persegue due direttrici di crescita: il rinnovamento dello Stadio Gran Sasso d’Italia, inquadrato in quest’ottica come hub di attività socio-culturali sia calcistiche che non, e la costruzione dell'Academy Center, un centro sportivo polifunzionale da mettere a disposizione del settore giovanile (in questo momento affiliato alla società e pronto ad essere inglobato nei prossimi mesi), con l'obiettivo finale di creare un polo urbano (l'idea è quella di formare una polisportiva che inglobi anche padel, pallavolo e il già citato futsal) che diventi centrale nel tessuto socio-economico della città.
A livello sportivo, l'obiettivo prefissato è quello del raggiungimento della Serie B nell'arco di cinque anni: un obiettivo ambizioso ma non impossibile. Le basi sono promettenti: in questo momento L'Aquila è seconda in classifica nel girone F di Serie D, a sole 4 lunghezze di distanza dalla capolista Campobasso, guidata in panchina da mister Roberto Cappellacci, già tecnico rossoblù dal 2018 al 2021 - dunque fautore del doppio-quasi-triplo salto.
Per L'Aquila questo è un momento storico di rinascita, a 15 anni dal sisma che sconvolse un intero territorio. Negli stessi giorni in cui la campagna di equity crowdfunding veniva lanciata, il Ministero della Cultura annunciava la proclamazione della città a Capitale Italiana della Cultura 2026. In quest'ottica, lo sport può essere un veicolo di promozione e di crescita eccellente.