Il Foglio sportivo
L'esempio dell'Atalanta
Nella squadra c’è il dna di una città: ha ribaltato il pronostico come raramente capita alle nostre squadre in Europa, dimostrando che credendoci e lavorando si possono costruire anche dei piccoli grandi miracoli
La bellezza non ha limiti. Nella settimana in cui il calcio è rimasto a bocca aperta davanti a Real Madrid-Manchester City, mancava ancora il sapore della favola. Troppo facile dare spettacolo con i club più ricchi e gli allenatori migliori. Che poi non è neppure così semplice ci viene da dire indirizzando lo sguardo all’Eurolega del basket dove vediamo l’Olimpia di Ettore Messina ancora fuori dalle Final 8 che quest’anno si erano pure allargate a 10. Per dire che si può sportivamente fallire una stagione anche se si è tra i più ricchi come spesso si ricordano anche al Paris Saint-Germain.
Nel calcio dei super ricchi c’è spazio anche per l’impresa dell’Atalanta che ha vinto ad Anfield Road rifilando un 3-0 al Liverpool destinato a restare nella storia, sempre che a Bergamo non si decida di scrivere la storia all’incontrario suicidandosi nella partita di ritorno. Ma le dichiarazioni dei diretti interessati lasciano ben sperare: “È solo la partita d’andata… Con il Liverpool non è mai finita… Restiamo concentrati perché dobbiamo giocare ancora 90 minuti”. A Bergamo non dimenticano il 5-0 nei gironi di Champions League del 2020-21, poi parzialmente vendicato con il 2-0 a Liverpool. Se alle parole seguiranno i fatti come spesso accade da quelle parti, allora possiamo stare tranquilli, l’Atalanta continuerà la sua marcia europea come le era già capitato nell’anno del Covid fino alla distrazione finale con il Psg a Lisbona.
L’Atalanta ha ribaltato il pronostico come raramente capita alle nostre squadre in Europa, dimostrando che credendoci e lavorando si possono costruire anche dei piccoli grandi miracoli. L’Atalanta negli ultimi anni ha cambiato proprietà, ma non ha stravolto il suo dna. Dal 2016 ha ancora lo stesso allenatore che con altre presidenze non sarebbe andato oltre le prime partite, ha continuato a puntare sui giovani varando anche il progetto Under 23 e sugli scarti delle grandi. Costruisce e ricostruisce in una terra dove sono abituati a farlo parlando spesso una lingua incomprensibile a pochi chilometri di distanza. Lo fanno nelle aziende, nei ristoranti stellati, nelle trattorie e nello sport. Al Milan De Ketelaere ha fallito? Va bene, ci pensiamo noi a fargli tornare la voglia di giocare. Era già successo con Pasalic in fin dei conti. Scamacca non ingrana, fa anche scelte di vita sbagliate che rischiano di compromettere la sua vita in Azzurro, finisce davanti agli occhi e alle parole del Gasp ed ecco che cambia tutto. Diventa il principe di Anfield Road, arriva quasi a portarsi a casa il pallone, segna due gol che si ricorderà per tutta la vita e manda un video messaggio anche a Spalletti: forse il centravanti che cercavi per l’Europeo sono io e non Retegui. A Bergamo succede anche questo. E non è un caso se Gian Piero Gasperini diventa il secondo allenatore nella storia delle coppe a vincere due volte in casa del Liverpool quando l’altro era stato Carlo Ancelotti, ma con il Real Madrid. Chiamiamola pure Real Atalanta.