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Ma perché una terna tutta rosa solo a fine campionato?
Strano far debuttare arbitro e guardalinee donna in una partita che più che altro è una passerella
Naturalmente non l’ho vista, è come seguire una partita di calcio femminile per me, piuttosto seguo un dibattito sull’importanza di dirsi antifascisti in Italia, ma devo dire che sono rimasto molto deluso da River Plate-Boca Juniors di qualche giorno fa. Che si siano rammolliti anche gli argentini? Al di là del risultato – ha vinto il Boca 3-2, erano i quarti della Copa della Liga Profesional, brividi insomma – leggo che nel Superclasico di Buenos Aires ci sono stati appena undici ammoniti e nessun espulso. In rete non trovo tracce di risse significative, nulla che permetta ai pigri giornalisti sportivi italiani di scrivere romanzi brevi sulla rivalità storica tra borghesia e proletariato, su come trema lo stadio quando i tifosi saltano, su quella volta che Higuain ha fatto gol da centrocampo o quella volta in cui Tevez ha segnato in rovesciata dalla sua area, nulla di rubabile a Osvaldo Soriano e portare a casa la pagnotta con retorica adanesca. Dispiace, la violenza in campo è l’unica cosa degna di essere raccontato di una partita in cui a fare la differenza sono ex giocatori che in Europa ormai farebbero fatica a stoppare il pallone.
Chi il pallone lo sa stoppare molto bene sono i giocatori di Guardiola, chiaramente avviati alla conquista della Premier League (il Liverpool ha mollato, l’Arsenal aspetta il momento migliore per suicidarsi senza avere più possibilità di recuperare). Il 4-0 in casa del nuovo profeta del giochismo Roberto De Zerbi ci ricorda che il grande capo dell’ingiocabilità resta Pep, ma ci dice anche che se sei Carlo Ancelotti gliela incarti e metti in quel posto. Ecco perché i cugini sempre più sfigati del Manchester United difficilmente riusciranno a vincere la finale di Fa Cup, rivincita di quella dell’anno scorso conquistata dai Citizens. La banda di Ten Hag sembra un gruppo sceso in campo per caso, il 4-2 di mercoledì sera contro il mio Sheffield United è stato più rocambolesco di una semifinale di Coppa Italia giocata dalla Juve di Massimiliano Allegri.
Lasciatemi finire con due brindisi. Uno all’Inter, che non si capisce cosa abbia fatto di male per meritarsi la terna arbitrale “tutta rosa” domani contro il Torino (amici progressisti, lo sapete vero che mettere arbitro e guardalinee donne a fine campionato in una inutile partita passerella dovrebbe farvi gridare al sessismo?). E poi un brindisi ai grandi sconfitti: essere milanista in questi giorni in Italia è come essere un eterosessuale nel cast di una serie Netflix, e pendere dalle labbra di Ibrahimovic per il futuro non è cosa che augurerei ai miei migliori amici. Cheers, amici, tornerete grandi prima o poi. Procura permettendo.
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