Giro d'Italia - Chilometri a parole

Kooij (e Pogacar) sventano il golpe Narvaez

L'ecuadoriano tenta il colpo gobbo verso Napoli. Il gruppo fatica a riprenderlo, la maglia rosa si concede a Molano, la volata viene vinta dall'olandese. La Avezzano-Napoli, 214 chilometri in 214 parole

Giovanni Battistuzzi

Il Giro d’Italia lo si può raccontare in tanti modi, qui si è deciso di seguire la fatica dei corridori al metro, una parola a chilometro. Tocca alla nona tappa della corsa rosa, la Avezzano-Napoli, 214 chilometri in 214 parole.

   


      

Se Narvaez si fosse girato ai cinquecento metri all’arrivo, avrebbe strabuzzato gli occhi nel vedere la maglia rosa, colui che dovrebbe essere il capo dei capi, tirare il gruppo per lanciare la volata a un compagno: Molano. Pogacar lo ha fatto, ha dato una menata forse decisiva ad annullare quel minimo vantaggio che l’ecuadoriano si era costruito in circa 7,5 chilometri di pedalate disperate e ottimistiche. Avrebbe di cui inveire Narvaez, ma è signore e non l’ha fatto, almeno davanti alle telecamere. 

Molano non ha vinto, è arrivato terzo. Anche Milan non ha vinto, è arrivato secondo, nonostante siano stati soprattutto i suoi compagni a essersi impegnati per rendere possibile la volata. Ha vinto Kooij, che ha ventidue anni, è al primo grande giro e, ma questo lo è da almeno due stagioni, promette di diventare il più gran birbante delle volate. 

A Napoli si è arrivati allo sprint, ma poteva tranquillamente andare a finire in decine di altri modi.

     

La lunga fuga a due dei corridori del Team Polti, Mirco Maestri e Andrea Pietrobon nella 9a tappa del Giro d'Italia (foto LaPresse)  
          

Da Fusaro in poi, la trama che voleva Maestri e Pietrobon soli e senza futuro davanti al gruppo si è intasata di comparse. In cinque li hanno raggiunti, Alaphilippe e Costiou li hanno staccati. Alaphilippe ha provato la solitudine, Narvaez l’ha trovata, ma si è fermato cinquanta metri in anticipo.