Il Giro d'Italia riparte da Pompei (foto LaPresse)

Il Giro d'Italia sembra il Tour de France

Giovanni Battistuzzi

Dopo nove tappe la corsa è già decisa? Poco male, questa è un'edizione appassionante grazie ed indipendentemente da Tadej Pogacar

Si riposa il Giro d’Italia e con lui i corridori. Ferme le ruote in corsa, ognuno fa un po’ a suo piacimento. Chi si fa una sgambata turistica; chi invece ha bisogno di un’uscita lunga e moderatamente impegnativa; chi della bicicletta farebbe a meno ma non può. Senz’altro tutti fanno i conti con quello che è accaduto. E quello che è accaduto è una settimana assai piacevole, piena di scatti, qualche azzardo ciclistico e tappe che potevano andare a finire in tanti modi anche ben diversi da come sono effettivamente andate a finire. Un Giro che sembra il Tour de France degli ultimi anni. E questo è un complimento. Certo, c’è un corridore vestito di rosa che ha dimostrato intenti cannibali, Tadej Pogacar, ma in fondo va bene così. In una settimana ha vinto tre volte e collezionato un numero di corridori che gli vogliono fare le scarpe altissimo. Sempre che riescano a prenderlo.

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