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Il Foglio sportivo

Nel tennis siamo campioni anche negli over 50

Bernardo Cianfrocca

L'italia vince anche i Monidali Senior a squadre, maschile e femminile, organizzate in Messico lo scorso 3 maggio

Nel paese che sta riscoprendo il tennis grazie alle imprese di Sinner e compagni, c’è chi non ha mai smesso di colpire di dritto e di rovescio, anche quando era meno di moda, e ne sta raccogliendo i frutti ora, nell’epoca dorata delle racchette azzurre. A pochi mesi dalla Coppa Davis vinta, l’Italia è stata protagonista anche dei Mondiali Senior a squadre organizzati a Città del Messico dal 28 aprile al 3 maggio. Sono arrivati 1 oro, 3 argenti e 2 bronzi dai sei team convocati per le categorie Over 50, 55 e 60, maschile e femminile. L’oro l’ha vinto la Nazionale maschile Over 50: “Abbiamo fatto percorso netto, sei vittorie su sei senza perdere nemmeno un incontro”, racconta orgoglioso Andrea Caldarelli, uno dei quattro componenti della squadra assieme al capitano Davide Gregianin, a Lorenzo Pennisi e Andrea Monti.
“Siamo un instant team, non avevamo mai giocato insieme”. Un’intuizione giusta, visto il triplo 3-0 nei gironi contro Portogallo, Svizzera, Irlanda del Nord e il 2-0 in semifinale e finale contro Olanda e India. Inutile persino giocare il doppio, i singolari erano stati già sufficienti: “La vera difficoltà è stata abituarsi a giocare in altura, a 2500 metri di altezza, e con palle molto veloci”.

Caldarelli, maestro di tennis della Società Ginnastica Roma, giocatore di seconda categoria a livello nazionale, una quarantina di tornei Open vinti e un 21esimo posto come best ranking tra gli Over 50, era l’unico superstite del Mondiale dello scorso anno, finito con una medaglia di bronzo in Turchia. “Da giovane avevo conquistato anche qualche punto in classifica Atp”. Vincere però è un’altra cosa: “Avere una gratifica agonistica mi permette anche di essere un esempio per i miei allievi. Insegno loro l’importanza di divertirsi prima di tutto e di non avere paura del confronto. Anche se non si arriva ai livelli massimi, l’importante è dare il massimo delle proprie possibilità”. 
 

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