Foto Ap, via LaPresse

Il foglio sportivo - that win the best

Il City è imbattibile nonostante lo sponsor analcolico

Jack O'Malley

Massimiliano Allegri ha dimostrato di avere l’aplomb inglese giusto per ambire alla panchina del Manchester United

Poiché anche le cose belle finiscono, eccetto il mio amore per la bionda e le mie scorte di brandy, siamo arrivati anche all’ultima giornata di Premier League, quella che consegnerà il quarto titolo consecutivo al Manchester City e fiumi di rotture di palle su quanto è forte Guardiola a tutti noi. Si gioca tutti domani alle vostre 17, con l’Arsenal già in lutto e costretto a sperare in un’altra squadra londinese per il miracolo: i Citizens ospitano il West Ham dopo aver quasi passeggiato sugli smidollati del Tottenham in semifinale, i Gunners se la vedranno in casa con l’Everton. Sia chiaro che non ho nulla contro la squadra di Haaland, al netto delle porcherie finanziare che potrebbero in effetti aver fatto: quello che trovo inaccettabile è lo sponsor che campeggiava sulle loro maglie nella partita contro gli Spurs: va bene la fascia da capitano arcobaleno, ma il marchio di birra analcolica sulle magliette no. 

In attesa di vincere l’Europeo, qui da noi dobbiamo prima sistemare una cosa non da poco: quelli del Wolverhampton, stufi degli inserimenti da dietro del Var nei loro confronti, hanno presentato una mozione per eliminare la funesta tecnologia dalla prossima stagione. Opera meritoria, ma inutile, pare, perché le alte sfere della Premier League si sono subito affrettate a spiegare che sì, adesso qualche difetto il Var ce l’ha, ma avendo fiducia nelle magnifiche sorti e progressive vedrete che tra qualche tempo funzionerà alla perfezione. Quello che i parrucconi del calcio mondiale continuano a non capire è che fino a quando a rivedere le immagini al rallentatore e a tirare le righe con squadra e compasso saranno degli uomini (ma pure le donne, siamo inclusivi) gli errori continueranno a esserci, ma ci saranno con interminabili pause in campo e sugli spalti in attesa che nel laido stanzino gli addetti al Var decidano se la rotula dell’attaccante sia o meno oltre la linea del fuorigioco. Staremo a vedere, l’assemblea della Football Association è prevista il 6 giugno.

Magari per quella data il Manchester United si sarà deciso a far fuori ten “mediocrità” Hag, destinato a perdere anche la finale di FA Cup contro il City. Potrebbero assumere Max Allegri per l’aplomb inglese dimostrato in finale di Coppa Italia, magari. O Klopp, che da quando ha annunciato l’addio al Liverpool è diventato un guru inattaccabile: bellissimo il suo saluto silenzioso a un Anfield deserto che abbiamo visto nei giorni scorsi, ma ora ditemi quale altro allenatore eliminato nel giro di poche settimane da FA Cup, corsa per  Premier ed Europa League non sarebbe stato appeso per le palle in una sala mensa vegana. Klopp può, evidentemente. Come il figlio di Massimo Gramellini, da lui usato come esempio di integrazione anti-Vannacci sul Corriere della sera perché indossa la maschera di un supereroe nero. Non vedo l’ora che qualcuno più inclusivo di lui gli spieghi che dalle nostre parti quello si chiama blackface.