Formula 1
Gp di Imola, Verstappen resiste a Norris e vince. Terzo Leclerc
Il campione olandese vince ancora, ma mai come stavolta ha dovuto restare concentrato fino alla calata della bandiera a scacchi. Verstappen è un leader solo: Newey è andato via, Perez non lo aiuta e dietro di lui Norris e Leclerc prenderanno sempre più coraggio
L’impero trema ma non crolla sotto l’attacco dell’arrembante Lando Norris. Vince ancora Max Verstappen ma mai come ad Imola il campione olandese ha dovuto restare concentrato fino alla calata della bandiera a scacchi. La Mc Laren ha completato l’aggancio, ora gli arancioni hanno prestazione per offrire a Norris e Piastri (soprattutto se saranno bravi a mettersi a tenaglia su Max visto che lui è da solo contro tutti) gli strumenti non certo per puntare al Mondiale ma almeno per mettere in discussone ogni gara.
Imola è una delle piste preferite dai piloti, e c’è da creder loro visto che danno davvero la sensazione di trovare un piacere non comune nel disegnare le traiettorie nella terra del Santerno. Purtroppo tutto questo, accentuato dal peso combinato di pneumatici e aerodinamica, ha ridotto al niente la possibilità di vedere dei sorpassi. Che non sono un particolare da trascurare nel Motorsport. Una lunga attesa per un Godot che non arrivava mai, nemmeno quando negli ultimi 15 giri il tenero Lando ha iniziato a mettersi a caccia di Verstappen. Che inesorabilmente ha perso decimi su decimi fino a concedere anche il DRS al giro numero 63. Che, fortunatamente per lui, era anche l’ultimo. Onestamente la sensazione è che nemmeno con altri 20 giri ci sarebbe stato il ribaltone, perché a Imola non basta spalancare l’ala per costruirsi un sorpasso.
L’unico vero spauracchio per il numero uno sulla livrea è stata l’esibizione della bandiera bianconera per superamento dei track limits. Questa “ammonizione” metteva Max sotto scacco perché sarebbe bastata ancora una escursione fuori dai limiti per appioppargli cinque, esiziali, secondi di penalità. Con Norris in pressing la Red Bull del campione però non ha vacillato.
E’ finita così, con Max e Lando accompagnati sul podio da Charles Leclerc. Il monegasco ha acceso qualche momento di entusiasmo andando in DRS su Norris prima di una escursione nel prato alla curva Gresini. Lì si è spento il sogno del popolo ferrarista di vederlo andare a caccia di Max. Ad Imola la Ferrari ha portato il primo pacchetto di aggiornamenti. Non è cambiato granchè rispetto alle gare scorse, forse aveva ragione Sainz a dire che tutta questa attesa era generata più dai media che dalle reali possibilità di essere lì con Verstappen.
Il gp emiliano ha detto che per il quarto titolo in fila Max rimane con un margine di sicurezza davvero ampio. Ha sin qui vinto cinque gare su 7, a sempre fatto la pole. A Montecarlo nel prossimo fine settimana saremo ad un terzo del percorso di 24 tappe. Per quella gara lì non c’è competizione. Eppure qualcosa si muove.
Leclerc ha scalzato il sempre più imbarazzante Perez dal secondo posto nella classifica piloti. Norris lo farà presto. Verstappen è un leader solo. Newey è andato via, Perez non lo aiuta e dietro di lui Norris e Leclerc prenderanno sempre più coraggio. Non è moltissimo per mettere in discussione un verdetto che sembra scritto. Ma tutto questo costringerà Verstappen a non sbagliare mai, a sfiorare la perfezione. Cosa che per la verità gli riesce quasi sempre bene.