L'Atalanta ha vinto l'Europa League
La squadra allenata di Gian Piero Gasperini ha battuto il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso per 3-0
Dublino non è città per predestinati e per destini semplici e rettilinei. E non serve conoscere l’opinione di James Joyce per capirlo – scrisse: “Dublino è complicata e distruttiva delle magnifiche bravure e delle amorevoli storie di successi” –, bastava osservare lo sguardo di Xabi Alonso, l’uomo capace di rendere imbattibile e vincente un Bayer Leverkusen abituato ai traguardi persi, al terzo gol di Ademola Lookman nella finale di Europa League. Guardava fisso nel vuoto. Poi una sbuffata di delusione e rassegnazione. Doveva essere la sua serata, quella del Bayer Leverkusen. Non avevano mai perso, potevano farlo in finale? Soprattutto contro una squadra che si era fermata sempre a un passo dalla consacrazione? No, pensavano a Leverkusen, e forse anche i più. E invece è accaduto. L’Atalanta ha segnato tre gol, il Bayer Leverkusen zero. La coppa l’hanno alzata al cielo di Dublino gli uomini di Gian Piero Gasperini.
Dublino non è città per predestinati e per destini semplici e rettilinei. Lo si poteva osservare facilmente negli occhi dell’allenatore dell’Atalanta, finalmente contenti, estasiati, un filo increduli, perché dopo tante occasioni smarrite, perdute, abortite, Gian Piero Gasperini si è tolto la soddisfazione di una vittoria, per di più europea, capace di rimettere in pari le delusioni passate.
Tutto è perdonato, tutto è superato. Una coppa europea rimette in pari qualsiasi cosa, anche gli eccessi di retorica di commentatori televisivi propensi all’esaltazione nazionalpopolare nemmeno fossero nelle liste delle elezioni europee.
L’Atalanta ha vinto l’Europa League in modo netto, senza discussione o replica, come se non potesse che andare così. L’ha vinta alla maniera di Ederson, per oltre un’ora capace di recuperare decine di palloni e incapace di sbagliare un passaggio, tanto che al primo errore si è sentito lo stupore del pubblico.
L’Atalanta ha vinto l’Europa League e pure Gian Piero Gasperini è sembrato più simpatico, capace di raccontarsi e raccontare ciò che è accaduto all’Atalanta, un tempo buona soltanto per trofei di Viareggio e ora capace di esultare in eurovisione.