Giro d'Italia - Parole a chilometro
Giro d'Italia, Tim Merlier è veloce come la modernità
Il velocista belga ha vinto a Padova in quell’ingorgo di biciclette e destini affiancati sotto lo striscione d’arrivo. La diciottesima tappa, la Fiera di Primiero-Padova, 178 chilometri in 178 parole.
Il Giro d’Italia si può raccontare in tanti modi, qui si è deciso di seguire la fatica dei corridori al metro, una parola a chilometro. La diciottesima tappa, la Fiera di Primiero-Padova, 178 chilometri in 178 parole.
Nel discendere dal Trentino al Veneto i corridori hanno visto il verde progressivamente stingersi, diventare meno intenso, abbandonare le tinte decise e adottare tonalità pastello. La pianura è una semplificazione cromatica, sarà perché tutto è più semplice in pianura, è un luogo di prossimità, aperto a tutti. Veloce come la modernità. E quando si diventa uomini o donne di pianura da essa non si scappa, se non per qualche fuga temporanea che poi va sempre a finire con la considerazione che può pure essere bello l altrove, ma comporta troppa fatica.
I velocisti sono uomini di pianura, gli uomini più di pianura che esistono. Forse perché vanno veloci come la modernità, vorticosi e rumorosi come una città.
Una volata è soprattutto un’esperienza uditiva, un fruscio roboante. Rumore di ruote, di aria mossa, hop, urla, bestemmie, fiatoni e casse toraciche in agitazione. Soprattutto quando il disordine delle traiettorie si libera della dittatura delle scie. Come accaduto a Padova in quell’ingorgo di biciclette e destini affiancati sotto lo striscione d’arrivo. Ha vinto Tim Merlier davanti a Milan.