Foto via Getty Images

L'intervista

Il tennis è accogliente, divertente, elegante. Parla Caitlin Thompson, direttrice di Racquet

Mauro Zanon

"La gente voleva parlare solo di classifiche e attrezzature, non della storia di questo sport, della sua moda, delle personalità e dei vari modi di entrare in contatto con il pubblico e con i giocatori amatoriali. Trovo questa visione più ampia del tennis molto più interessante e pertinente", dice la giornalista

Parigi.Racquet è stato concepito in seguito a una serie di conversazioni sulla spavalderia che il tennis aveva negli anni Settanta e Ottanta e su cosa sarebbe stato necessario fare per restituire quell’energia a questo sport. Quando ho letto che il mio collega canadese Tyler Brûlé aveva completamente ripensato il concetto di rivista cartacea con Monocle, ideandolo come punto di riferimento di un intero universo di eventi, lavori creativi, merchandising curati e storytelling, ho capito che era il contenitore perfetto per dire qualcosa di significativo su questo sport che avevo amato e con il quale sono cresciuta”. Caitlin Thompson è la direttrice della rivista di tennis più cool del mondo. Fondata a New York nel 2016, Racquet celebra le idee, lo stile e la cultura che attornia il mondo del tennis.
  

“La filosofia di Racquet è che il tennis deve essere accogliente, divertente ed elegante. Sono cresciuta giocando a livello agonistico – la mia formazione universitaria in giornalismo è stata pagata da una borsa di studio per il tennis – e più miglioravo, più questo sport mi sembrava insulare, spietato e francamente poco cool. La gente voleva parlare solo di classifiche e attrezzature, non della storia di questo sport, della sua moda, delle personalità e dei vari modi di entrare in contatto con il pubblico e con i giocatori amatoriali. Trovo questa visione più ampia del tennis molto più interessante e pertinente”, dice al Foglio Caitlin Thompson. Racquet, uscita trimestrale, non ha soltanto contenuti accattivanti che spaziano dall’arte al lifestyle, è anche ricca di immagini che la rendono un bell’oggetto da possedere. “Per noi l’estetica non solo è importante, ma deve essere in continua evoluzione, soprattutto quando un numero sempre maggiore di persone appassionate e colte si avvicinano a questo sport e portano con sé la propria estetica e i propri riferimenti visivi”, spiega al Foglio la direttrice e fondatrice di Racquet.
  

“Con l’uscita dei prossimi due numeri, Racquet si appresta a vivere un’altra fase della sua evoluzione, con una filosofia visiva molto più ricca di estro e allegria, pur mantenendo l’accento su una narrazione impeccabile”, sottolinea Caitlin Thompson. Fin dal primo numero, gli eventi sono una parte fondamentale del brand Racquet. “Organizziamo eventi fin dalla nascita della rivista cartacea: abbiamo lanciato il nostro primo numero con un evento al West Side Tennis Club di Forest Hills (dove si sono disputate sessanta edizioni dello U.S. National Championship, ribattezzato nel 1968 Us Open Tennis Championships, ndr)”, racconta al Foglio Caitlin Thompson. Il prossimo numero “sarà una celebrazione del tennis su erba, con una copertina realizzata in collaborazione con Gucci e la sua nuova collezione dedicata al tennis”, dice la direttrice di Racquet. “Ma ci saranno anche un’‘oral story’ del film “Wimbledon” (diretto da Richard Loncraine e ispirato alla storia vera di Goran Ivanišević, tennista croato che vinse Wimbledon dopo essere stato invitato grazie a una wild card, ndr) in occasione del suo 20° anniversario, un pezzo scritto dalla giocatrice francese Caroline Garcia e i diari fotografici di Zac Farro dei Paramore e Pete Wentz dei Fallout Boy, che trovano entrambi il tempo di giocare mentre le loro band sono in tournée in tutto il mondo. Non vedo l’ora di lanciarlo al Wimbledon Village in occasione di un evento dove inviteremo alcuni fortunati lettori, quindi vi invito a iscrivervi alla nostra newsletter per saperne di più!”.

Di più su questi argomenti: