Formula 1
In Canada sbagliano tutti, Verstappen meno
Il pilota olandese della Red Bull ha vinto a Montreal in un Gran premio appassionante e confuso, nel quale si sono riveste le Mercedes. Malissimo le Ferrari
Una gara dove tutti hanno, in alcuni casi senza colpa a causa delle condizioni meteo, commesso errori vince quello che di errori non ne commette quasi mai. Verstappen da tre anni fa ascoltare l’inno d’Olanda a Montreal e il suo successo 2024 dimostra ancora una volta come in un fazzoletto di piloti staccati di pochi decimi lui sia sempre quello riesce a portare a casa qualcosa di più. Sale a 56 punti il distacco da Leclerc nella classifica piloti. Inutile stare ancora a confrontare quel che fa lui con quel che (non) fa il suo compagno di squadra. A Perez dicono di aver rinnovato per due anni il contratto per “tenerlo tranquillo”, ricevendone in cambio un’altra prestazione al limite della richiesta di risarcimento danni (soprattutto se combinata con le qualifiche). Ma questi sono problemi della Red Bull.
Il Canada ritrova finalmente le Mercedes competitive. La pole di Russell sabato, il suo podio domenica e un Hamilton (autore del giro veloce) grintoso e finalmente in lotta per qualcosa che ha vagamente ricordato il suo passato recente. Promosse con merito le McLaren con Norris ormai stabilmente prima guida davanti a un Piastri bravo ma senza acuti. Se a Montecarlo non era successo un bel niente (a parte il pauroso crash in partenza) per tutta la gara, a Montreal è accaduto fin troppo. Ma purtroppo per la Ferrari dopo i fasti del Principato è arrivato uno dei peggiori weekend da due anni. Al 53esimo giro entrambe le rosse erano già ai box a osservare gli altri e a rosicare. Leclerc è stato doppiato da Verstappen dopo 37 giri dopo aver tentato il colpo di mettere la gomma slick sperando nella fallacia delle previsioni che davano pioggia imminente. Era un tentativo disperato in una gara grama per il vincitore di Montecarlo, mai competitivo in tutto il fine settimana canadese. Il vero problema della Rossa ancora non è stato compreso, o almeno non è stato dichiarato. Leclerc non solo era mezzo secondo più lento degli altri in rettilineo ma per tantissimi giri ha dovuto continuare a correggere i settaggi dal suo volante. Con la conseguenza di perdere ulteriore terreno nei confronti di tutti, anche di scuderie che normalmente la Ferrari tiene agilmente a distanza. Sainz, totalmente anonimo dal semaforo in avanti, è anche riuscito a girarsi e distruggere la buona gara che stava facendo Albon. Un clamoroso passo indietro sul quale la Scuderia dovrà fare presto chiarezza anche perché la vittoria di Montecarlo aveva ridato un entusiasmo smisurato che questa doccia canadese ha di fatto spento.
Nella classifica piloti Lando Norris si è avvicinato a Leclerc mentre in quella costruttori il rotondo zero della Rossa accoppiato con i 28 punti dalla Mc Laren mettono ora in discussione lo status di seconda forza dietro Verstappen. Saggezza impone di non trarre conclusioni definitive, esattamente come Montecarlo non doveva far pensare ad un clamoroso ribaltone. Ci penserà tra 15 giorni il Gp di Spagna a Barcellona a darci il reale momento della Ferrari quando saranno state disputate dieci gare su ventiquattro.