Scott McTominay (foto Ap, via LaPresse)

facce da euro 2024

Lo snobbato diventato necessario: Scott McTominay

Francesco Caremani

Se la Scozia è arrivata a giocare agli Europei parte del merito è anche del centrocampista del Manchester United

Tra i calciatori che meritano di giocare questo Europeo c’è sicuramente Scott McTominay, inglese di nascita ma di padre scozzese: il primo nato a Lancaster, il secondo a Helensburgh, il quale non perdeva mai occasione per portarlo oltre confine, legandolo alle radici familiari e alle tradizioni locali. Nato calcisticamente nel Manchester United non ha conosciuto altra maglia di club e quando Gareth Southgate, nel 2018, lo ha ‘snobbato’ lui ha scelto di vestire la maglia della Scozia, Nazionale con la quale, contro la Germania, festeggerà la cinquantesima presenza, al suo secondo Europeo.

Nel girone di qualificazione, vinto dalla Spagna, ha trascinato la squadra di Steve Clarke con sette reti, capocannoniere del Gruppo A: decisiva la sua doppietta contro la Spagna e la rete dell’1-1 nel 2-2 in Georgia. In Nazionale c’è arrivato grazie, soprattutto, alla determinazione di Alex McLeish, predecessore di Clarke, che per convincerlo è andato di persona fino a Manchester, affrontando un tempaccio, che persino Bear Grylls – quello di “Uomo vs. Natura” ­–, si sarebbe rifiutato; mentre Southgate gli aveva inviato un semplice messaggio, senza troppa convinzione.

La verità è che in pochi hanno creduto in lui fino in fondo come calciatore, lo stesso United in questi anni gli ha spesso preferito giocatori dai nomi altisonanti e pagati decine di milioni di euro – da Pogba a Casemiro, passando per Matic –, nonostante la stima di José Mourinho, e la scorsa estate è stato vicino al West Ham con ten Hag pronto a disfarsene, ma l’affare è saltato per dieci milioni di sterline: 30 quelle offerte dai londinesi, 40 quelle chieste dai mancuniani.

   

Scott McTominay (foto Ap, via LaPresse)  
     

Scott McTominay è un centrocampista universale, capace di proteggere la difesa come di interdire, di ripartire con velocità palla a terra, suggerire e concludere a rete. Sarà un segno, ma in 49 partite della nazionale scozzese ha segnato 8 reti, 7 delle quali nelle qualificazioni a Euro 2024, mentre prima era andato in gol solamente una volta, contro Israele nelle qualificazioni al Mondiale qatariota, per il quale la Scozia non si è qualificata.

Questa per gli scozzesi è la quarta partecipazione a una fase finale di un Europeo, dove sono sempre stati eliminati al primo turno, e nel girone con Germania, appunto, Ungheria e Svizzera sarà dura giocarsi il passaggio agli ottavi, puntando magari a essere ripescati tra le migliori terze. McTominay al momento ha un solo obiettivo, fare bene con la propria Nazionale, in attesa di quello che accadrà nel calciomercato estivo e con un Manchester United che deve decidere ancora, e ancora, cosa fare da grande. Uno dei suoi sponsor è stato Alex Ferguson, che lo ha spinto a vestire la maglia della Scozia invece che quella dell’Inghilterra; nazionale che ha già incontrato due volte, allo scorso Europeo (0-0) e in amichevole (1-3).

Sopportato dai tifosi dello United che lo avrebbero preferito più spesso in panchina che in campo, nonostante le sue 252 presenze, conquistata a fatica la fiducia di quelli scozzesi, i quali stravedono per John McGinn, è forse venuto per lui il momento di dimostrare a tutti che non è lì in mezzo al campo per caso, ma perché lo ha meritato e, fortissimamente, voluto.

José Mourinho ha visto in lui una “personalità speciale” e alla fine della sua esperienza a Manchester gli regalò un portacandele elegante. E quel fuoco brucia ancora, come brucia la mancata fiducia di Southgate, visto il tweet che gli ha dedicato lo scorzo marzo, dopo il 4-3 contro il Liverpool in FA Cup: un messaggio senza ricevuta di ritorno.

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