Euro 2024
Che strazio questo Europeo! Più respingente di una birra calda quando hai sete
Che agonia questa mancanza di gioco. Tre Leoni a parte, non ricordo un Europeo così moscio da quando noi inglesi abbiamo inventato il calcio: nessun gol memorabile, rarissime sorprese, giornalisti sportivi costretti a fingere che il colore della maschera indossata da Mbappé sia una notizia: la noia
Alla fine il Belgio l’ha sfangata con infamia, l’Ucraina è tornata a casa avendo fatto gli stessi punti delle altre tre Nazionali nel suo girone, in un terzo turno reso ignobile dalla formula dei ripescaggi che ha trasformato le ultime partite in orridi biscottifici. Martedì ho lanciato un sondaggio su X chiedendo se “Siete d’accordo che stiamo assistendo a un Europeo di un livello più respingente di una birra calda quando hai sete?”. La maggioranza dei quattro fessi che hanno votato ha risposto di sì. E pensare che non era ancora scesa in campo l’Inghilterra, più brutta delle divise indossate ieri dal Belgio, quelle con maglietta carta da zucchero e pantaloncini color livello del loro gioco, merda. E se la quadra di Lukaku fa pena, la mia Nazionale allenata da Southgate sembra l’Italia, con la differenza che non ha in rosa gente che farebbe fatica a giocare titolare in League Two, e adesso perde pure per qualche giorno Foden, tornato a casa per la nascita del terzo figlio.
Che agonia, e che strazio questa mancanza di gioco. Tre Leoni a parte, non ricordo un Europeo così moscio da quando noi inglesi abbiamo inventato il calcio: nessun gol memorabile, rarissime sorprese, calcoli e pareggi per non finire da una certa parte del tabellone, partite decise da centrocampisti di Empoli e Verona, giornalisti sportivi costretti a fingere che il colore della maschera indossata da Mbappé sia una notizia. Non avendo partite decenti da commentare, ci si è già buttati su articoli che stanno tra lo “strano ma vero” e il “tutte le volte che…”. Ieri alla Gazzetta hanno trovato il tempo di ricordarci “tutte le sfuriate di Spalletti, da Roma a Mosca”. L’ultima è per la storia della “talpa” nello spogliatoio azzurro che avrebbe detto a un giornalista del patto tra ct e giocatori (sai che scoop, cosa dovevano fare, prendersi a randellate sulle ginocchia col coso di Calafiori?). Quello della talpa è un immancabile topos da narrazione sportiva che quasi non fa più notizia, mentre confesso di avere esultato al furto dei tre computer del match analyst della Svizzera, prossima avversaria dell’Italia.
A chiunque sia stato va il mio brindisi più sentito: male assoluto del calcio moderno, i match analyst sono quelli che hanno trasformato questo sport nella noia mortale che è oggi, tutto big data, gps ed expected goals dei miei coglioni. Bisognerebbe fare un falò con i loro pc, altro che rubarne tre. Persino Ronaldo (non quello bolso, l’altro), ha detto di non guardare più partite di calcio perché lo annoiano, mentre può stare anche cinque ore davanti a un incontro di tennis. Avete rotto le palle persino al più forte di tutti, non vi vergognate?
P. S. Comunque anche il tennis lo abbiamo inventato noi.