Roberto Vannacci (ansa)

europeo fisso

Vuoi vedere che dopo Euro 2024 il Canton Ticino sarà annesso all'Italia?

Maurizio Milani

Il sindaco di Lugano e l'onorevole Vannacci lavorano sottotraccia. Intercettazione bomba nel giorno di Italia-Svizzera (che finisce 3-1)

Italia-Svizzera 3-1. E gli azzurri proseguono il cammino che li porterà a vincere il secondo trofeo continentale (di seguito). Purtroppo, mi sono imbattuto in una telefonata tra il sindaco di Lugano e l’onorevole Vannacci: ecco l’intercettazione completa… e bella.

Sindaco: “On. Vannacci vi parlo francamente, siamo stufi come cantone ticinese di stare nella Confederazione elvetica. Lei può fare qualcosa?”.
Vannacci: “L’unica è l’annessione all’Italia in modo da poter entrare nell’Unione europea”.
S. “Non ci fanno fare il referendum da Berna, sanno che il 97 per cento è favorevole a diventare la ventunesima regione d’Italia”.
V. “A questo punto c’è una sola soluzione. Prendere Lugano come D’Annunzio Fiume”
S. “Sì! Troviamoci allo stadio di Berlino per la partita, organizzo quindicimila tifosi con la maglia della Svizzera, che però urlano: ‘Italia, Italia irredenta!’”.
V. “Non esageriamo…”.
S. “Tutto il mondo rimarrà sconcertato e l’Onu sarà costretta a darci l’autonomia tramite consulta referendaria”.
V. “Va bene! Vediamoci a Berlino, è sicuro che questa telefonata non è intercettata?”.
S. “Sicuro al 100 per mille”.
V. “Sindaco, lei saprà che le autorità calcistiche mondiali hanno sede in Svizzera”. 
S. “Certo! E quindi?”.
V. “Dovremo fare un lancio di paracadutisti su Ginevra e occupare la sede Uefa, Fifa e via dicendo. E mettere anche dei dirigenti fantoccio”.
S. “Mettiamo quel comico fallito di Beppe Grillo”.
V. “Buona idea, se non vuole, lo obblighiamo con la forza”.
S. “Generale… scusi, onorevole: Lei sa il risultato della partita?”.
V. “Sì! Qui a Bruxelles sappiamo tutto prima. Finisce 3-1 per l’Italia”.
S. “Grazie. Gioco a Game Better 30 franchi”.
V. “Giusto. Per quanto riguarda la moneta, una volta che vi faccio entrare nell’Unione europea volete tenere il franco o passare all’euro?”.
S. “No! Quello no! Per questa decisione direi di attendere. Anzi, no. Teniamo il franco svizzero”.
V. “Al limite usate per un periodo di transizione (euro-franco) la lira”.
S. “No! No! No! La lira no. Mi fa paura solo a vederla. Con quelle facce sulle banconote, ma chi sono?”.
V. “Chi lo sa, penso Michelangelo, Verdi e altri uomini anziani che non c’è ragione di ricordare se non sui libri di storia”.
S. “Generale, intanto che siamo qui, sa dirmi anche il risultato di Spagna-Belgio?”.
V. “Sì! 3-1 per il Belgio. Giochi pure anche la casa”.
S. “Onorevole, se la sente di diventare il primo presidente della regione Ticino, dopo l’annessione?”.
V. “Senza elezioni?”.
S. “Certo!”.
V. “No! Un incarico tipo preferito sarebbe più in stile con il mio modo di pensare. Anzi, non c’è mezzo di annettere anche Zurigo all’Italia?”.
S. “Sto convincendo il mio collega della bella città, nel caso invadiamo”.
V. “Si, invadiamo! Ciao, grazie”.

E Vannacci rimane stupito quando intervengo io nella conversazione: “In teoria generale, anche Malta e Gibuti dovrebbero essere territorio italiano”
V. “Lei chi è?”.
“Io sono l’uomo basamento Enel”.
V. “Va bene, allora può ascoltare le nostre telefonate essendo dei nostri”.
 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.