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Intelligenza calcistica

Se volete sapere chi vincerà l'Europeo, non chiedetelo a ChatGPT

Jack O'Malley

Scoperta clamorosa: dietro all’intelligenza artificiale che vale milioni di miliardi, e secondo qualcuno tra pochi anni ruberà il lavoro ai giornalisti sportivi, non c’è nessun algoritmo sofisticato, ma un opinionista di Rai Sport. E vi spiego perché

In lutto per la vittoria del Labour, da buon conservatore sono andato col pensiero ai bei tempi andati. Non quelli delle cazzate che vedo ripetete voi italiani da una settimana, “ah, quando si giocava a calcio per strada sì che eravamo forti”, ma quelli più recenti dell’ultimo Europeo. E ho scoperto che sì, sono andati, ma non erano per niente belli. E non perché l’Inghilterra ha perso in finale contro la vostra squadra di scappati di casa. Ve lo ricordate Euro 2020, che poi era 2021? Ci avevano raccontato che inginocchiarsi prima delle partite era l’unica via per sconfiggere il razzismo, e chi non lo faceva era un ungherese; che la fascia del capitano o era arcobaleno o voleva dire che quella Nazionale era omofoba; che bisognava dire “bello l’Europeo, però vuoi mettere col calcio femminile?”, se no eri sessista. L’Europeo di quest’anno ha molti difetti, primo tra tutti la scarsa qualità del gioco di calciatori più spremuti di Biden, ma ha il grande merito di raccontarci che razzismo, omofobia e sessismo sono stati finalmente sconfitti: più nessuno si inginocchia, non si vedono fasce arcobaleno, non si sentono appelli sulla bellezza di ventidue ragazze che rincorrono un pallone e poi alla fine vince la noia. Per fortuna è tornato almeno il colonialismo, con la finale del campionato libico che si giocherà in Italia, e promette di essere più avvincente della Serie A.
 

Per capire la disperazione in cui siete sprofondati mi è bastato vedere i commenti alle immagini di Sinner e Berrettini che si passano un pallone da calcio prima della loro sfida a Wimbledon: “Facciamo giocare loro in Nazionale!”, “sono più forti di Scamacca e Retegui” e altre vaccate che farebbero ridere se non facessero piangere. Non potendo passare tutta la giornata a prendere il sole in giardino a gambe aperte, ho chiesto a quel cialtrone di ChatGPT una previsione su chi vincerà il torneo, e ho fatto una scoperta clamorosa. Dietro all’intelligenza artificiale che vale milioni di miliardi, e secondo qualcuno tra pochi anni ruberà il lavoro ai giornalisti sportivi (volesse il Cielo!), non c’è nessun algoritmo sofisticato, nessuna rete neurale in silicio, nessun programmatore geniale: c’è un opinionista di Rai Sport. Sentite cosa mi ha risposto: “Con l’Italia fuori dai giochi, possiamo considerare le altre squadre forti per prevedere una possibile finale e vincitore. Francia: con una squadra talentuosa e un’ottima performance recente, rimane una delle favorite. Inghilterra: con giovani talenti e un percorso solido nelle competizioni recenti. Germania: ospita il torneo e ha una storia di successo in competizioni europee. Spagna: tradizionalmente forte con una nuova generazione di giocatori di talento. Portogallo: con Cristiano Ronaldo e un mix di giocatori esperti e giovani talenti. Una possibile finale potrebbe essere Francia contro Inghilterra. Entrambe le squadre hanno mostrato grande forza nelle fasi di qualificazione e hanno un mix di esperienza e giovani talenti che possono fare la differenza nei momenti cruciali del torneo”. Certo, la palla è rotonda. E le palle mi sono cadute.