Il Foglio sportivo - That win the best
Una cassa di birra per Southgate, come on England!
Il ct inglese merita la riconferma anche solo per la conferenza stampa dopo la semifinale vinta
Lo so, da mesi dico che l’Europeo lo vinceremo noi, ma poiché il calcio è uno sport meno democratico delle elezioni britanniche e più stronzo di quelle francesi confesso di non avere creduto sul serio fino in fondo che l’Inghilterra sarebbe arrivata in finale.
C’è chi dice che dovremmo delle scuse a Southgate, ma io penso che sia lui che le debba al nostro sistema nervoso visto quanto ci ha fatto penare nelle scorse quattro settimane. La sua risposta in conferenza stampa dopo la drammatica vittoria in semifinale vale da sola una sua riconferma per i prossimi due anni alla guida dei Tre Leoni: “Voglio che i tifosi inglesi mi amino e si godano qualche birra”, ha detto l’allenatore contro cui nelle prime partite i tifosi lanciavano le birre in campo. Grazie Gareth, da parte di uno che di birre se n’è fatte parecchie in questo mese.
Avrei molto da dire sulla tristezza del calciomercato italiano in questi giorni – ieri sulla Gazzetta tutti bagnati perché “riapre il mercato arabo” e le squadre di Serie A puntano a piazzare i propri bidoni sopravvalutati – ma scrivere d’altro alla vigilia della nostra finale è come parlare alla propria ragazza delle tette della sua amica mentre lavora.
Come finirà Spagna-Inghilterra? Southgate indossa scarpe celebrative della sua centesima panchina in Nazionale su cui sta scritto anything is possible, e io nel dubbio mi tocco (come nel dubbio è rimasto fermo Ibrahimovic al “chi si muove è gay” detto dello youtuber Speed, con conseguente carico di evitabili “omofobo!” e “sono stato preso alla sprovvista”). La Spagna di Yamal e Williams – che da formidabili giocatori nella narrazione pallosa dei media hanno già smesso di essere calciatori e sono diventati metafora di inclusione, politiche migratorie e antivannaccismo – o l’Inghilterra di Bellingham e Kane e del campionato più bello del mondo?
Nel dubbio, voi italiani fareste meglio a darvi al rugby. Magari quello femminile gallese: dato che la gente non sa stare senza polemiche neppure il tempo di una pisciata, ha naturalmente fatto discutere una nuova campagna con protagonista la stella del rugby femminile gallese Jasmine Joyce (chi? Esatto…) che è stata ritratta in lingerie sul campo da gioco con due sue compagne di Nazionale. L’idea è quella di mostrare a tutte le ragazze "come possono apparire muscolose e forti, oltre a sentirsi femminili" – quante cazzate signori miei, perché bisogna mettere la patina impegnata anche sulle foto di tre donne mezze nude? Naturalmente “sessista” e “vergognosa” sono stati gli aggettivi più usati per descrivere le immagini. Per una volta devo ammettere che gli americani sono più avanti di noi: dal 2009 nell’ex colonia esiste la Lingerie Football League, che nel tempo ha cambiato nome, è stata sospesa e adesso tornerà nel 2025. Che fatica che si fa ormai per vedere un po’ di figa senza dire che stai vedendo un po’ di figa, eh? E comunque, come on England!