Perdere con gli spagnoli è un incubo: l'Inghilterra doveva vincere Euro 2024

Jack O'Malley

Non solo ci hanno battuto con un gol in fuorigioco taroccato dal Var, ma poche ore prima uno spagnolo aveva vinto Wimbledon. Mi rifugerò nella birra e nella Premier League, unico sollievo in questo disastroso torneo

Quello di domenica sera è un incubo da cui non mi riprenderò più. Annegatemi in una botte di brandy e disperdete le mie ceneri sul bancone del mio pub, se avete ancora pietà di questo povero stronzo che ha allietato il vostro mesto Europeo scrivendo cazzate ogni giorno. “Perdere è la cosa più dolorosa che ci sia”, ha detto il triste Harry Kane, e non cadrò nel tranello dell’autoerotismo commiseratore di chi dice che per perdere le finali bisogna arrivare a giocarsele. Noi la finale la volevamo vincere, anzi la dovevamo vincere. Invece l’ha vinta la squadra più aiutata del torneo, la più esaltata dai media e dai commentatori televisivi (a proposito di autoerotismo), la Nazionale di una nazione che non si sente una nazione, e – sono sbronzo ma non stupido – quella che ha giocato un calcio migliore di tutti.

 

Adesso mi auguro che Southgate saluti davvero: va bene averci portato in finale due volte, ma se la bacheca resta vuota non ce ne facciamo molto, se hai una pinta in mano la devi bere, mica titillarla con la mano sinistra e poi lasciarla sul tavolo. A proposito di pinta, l’altra sera al decimo “ha vinto il calcio” ho tirato il bicchiere (vuoto) contro la tv. Quei sadici del Foglio mi hanno costretto a seguire la telecronaca della Rai per farmi immedesimare meglio nell’orrore, ma dopo l’elogio della copertura dello stadio con i colori arcobaleno “che è sempre un bellissimo simbolo” fatto da Rimedio e le urla pornografiche di Lele Adani ho preferito togliere il volume per non scippare a Lorenzo Musetti il record mondiale di bestemmie in un secondo.

 

A proposito di tennis, i porcelli spagnoli non solo hanno battuto l’Inghilterra con un gol in fuorigioco taroccato dal Var, ma poche ore prima uno spagnolo aveva vinto Wimbledon. Un disastro peggiorato dall’inutile vittoria notturna dell’Argentina in Farsa America, con tanto di infortunio e lacrime di Messi per aggiungere un altro po’ di drama alla mielosa faccenda. Credo partirò per le Falkland oggi stesso, mi chiuderò alla Globe Tavern e maledirò per le prossime quattro settimane tutti quegli stronzi che domenica sera hanno tifato Spagna.

 

Tra un mese esatto ricomincia la Premier League, unico balsamo – dopo la bionda, of course – che può lenire le mie ferite. Certo, in mezzo la Gran Bretagna vincerà molte medaglie alle Olimpiadi, ma in fondo chissenefrega. È stato un Europeo molto brutto, la pietosa pagliacciata di show musicale prima della finale ne è stato il degno coronamento, abbiamo visto poco calcio, pochi gol, pochi fenomeni, abbiamo visto una volta di più che il Var è il rifugio degli ipocriti, l’oppio dei popoli regalato ai tifosi dalle alte sfere del pallone mondiale per far credere loro che la giustizia esiste. Un mio follower su X, un troll, sostiene che i tifosi inglesi bevono sempre più birra analcolica. Io so invece che quei moralisti di organizzatori di Euro 2024 ci avevano provato, a obbligarci a bere quel piscio gasato che qualcuno osa chiamare beer, ma che alla fine le pressioni dei tifosi hanno avuto la meglio, e anche negli stadi in cui giocavano i Tre Leoni hanno iniziato a servire la bevanda giusta. “Berremo più pinte a testa di quanti seggi abbiano i conservatori”, avevano allora annunciato alcuni tifosi intervistati dal Telegraph prima della partita con la Svizzera. Non molte, quindi. Sarà per quello che alla fine abbiamo perso. 

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