Foto Epa, via Ansa

F1

Mattia Binotto riparte con Audi

Umberto Zapelloni

L'ex Team Principal della Ferrari è diventato il responsabile del programma Formula 1 della casa tedesca. Il debutto sarà nel 2026

A volte ritornano. Mattia Binotto, cacciato dalla Ferrari alla fine del 2022, torna in pista come responsabile del programma Audi in Formula 1. Un progetto intrigante che nasce praticamente da zero e sarà operativo dal 2026. Il suo ruolo ufficiale sarà di Chief Operating e Chief Technical Officer di Sauber Motorsport, in pratica l’uomo che dovrà ridisegnare tutta la struttura basata in Svizzera dove da sempre opera la Sauber che Audi ha acquistato per gettarsi nell’avventura Formula 1.

Dalla Ferrari all’Audi era già passato Stefano Domenicali che ai tempi era arrivato in Germania proprio per portare la casa tedesca in Formula 1, progetto poi accantonato per lo scoppio del dieselgate. Domenicali divenne presidente di Lamborghini e oggi è il signor Formula 1. Non male.

Ma di ex ferraristi nelle posizioni che contano è piena la Formula 1 di oggi. Il Team Principal della McLaren è Andrea Stella che, arrivato in Ferrari dopo la laurea, aveva lavorato come ingegnere di pista di Schumacher e Alonso che lo volle portare con se a Woking dove poi Stella è cresciuto fino a diventare l’artefice della resurrezione del team papaya. In Mercedes il direttore tecnico è James Allison che aveva lavorato in Ferrari fino all’era Marchionne, per essere poi sostituito proprio da Binotto nel luglio del 2016. Da qualche settimana è stato ufficializzato l’arrivo in Aston Martin di Enrico Cardile che è stato il direttore tecnico di Maranello fino all’altro giorno. Prima di Allison il direttore tecnico in Mercedes era Aldo Costa, un altro ex ferrarista, uomo che ha firmato l’epopea vincente di Hamilton e da qualche anno è direttore tecnico di un gioiello italiano come la Dallara. Si sta insomma ingrossando la pattuglia deli ex ferraristi che, allontanati dalla Ferrari, vanno a trovare fortuna e successo altrove.

Mattia Binotto era stato Team Principal a Maranello dal 7 gennaio 2019 fino al dicembre 2022, quando al suo posto è arrivato Fred Vasseur. Ora dovrà abbandonare le sue vigne trentine per rimettersi al lavoro. La sfida è grande, anche perché Audi è una casa che ha vinto dovunque è andata: nei rally, nell’endurance, alla Dakar. Non è entrata in Formula 1 per partecipare e fare del marketing.

Binotto aveva fatto tutta la carriera in Ferrari dove era entrato subito dopo la laurea lavorando prima al reparto motore e poi diventando direttore tecnico sotto la presidenza Marchionne. Era uno dei tanti ragazzi assunti da Luca di Montezemolo che poi hanno fatto carriera, dentro e fuori dall’azienda. Con Marchionne presidente lui e Arrivabene avevamo formato una coppia interessante, tanto che fino a che il presidente restò in vita, Sebastian Vettel era in testa al campionato. Dopo Marchionne la situazione è precipitata, Binotto ha cominciato a far la guerra ad Arrivabene e vice versa e alla fine il contratto di Arrivabene non fu rinnovato (ma lui fu assunto alla Juve come amministratore delegato, confermando che proprio male con John Elkann non si era lasciato). Rimasto solo al comando, Binotto ha dovuto smantellare l’organizzazione orizzontale voluta da Marchionne ed ha cominciato a ricostruire la squadra affiancando Carlos Sainz a Leclerc che era stato scelto dall’ex presidente. Proprio Carlos Sainz ora potrebbe tornare a lavorare con lui in Audi dove oggi solo Hulkenberg ha già firmato per la prossima stagione.

Di più su questi argomenti: