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Il Foglio sportivo

Il presidente olimpico Sergio Mattarella

Mauro Zanon

A Parigi il capo dello stato ha inaugurato Casa Italia: “Mandiamo un segnale d’amicizia. L’inaugurazione dimostra quanto l’Italia partecipi con convinzione al messaggio che le Olimpiadi esprimono. L’Italia colloca una sua succursale, un luogo in cui si esprime il genio italiano per partecipare a questo grande evento”

"Questo luogo, che esprime una raffigurazione coinvolgente e suggestiva dell’Italia, è il punto ideale per sottolineare come il nostro paese partecipi a un evento così importante non solo sportivamente ma come segnale di amicizia e di incontro nel mondo”. Ieri mattina, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha inaugurato con queste parole Casa Italia, nata come sede di rappresentanza e accoglienza della delegazione italiana alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, e diventata in seguito un modello cui ispirarsi per tutti i grandi comitati olimpici del mondo, a partire da quello francese che nel 1988, ai giochi di Seul, creò il Club France.

Quest’anno Casa Italia si trova nel luogo più affascinante della Parigi olimpica: il Pré Catalan, palazzo in stile Napoleone III immerso nel Bois de Boulogne, il polmone verde di Parigi, dove il 23 giugno 1894 il barone Pierre de Coubertin brindò alla nascita delle Olimpiadi moderne. “Vedere al Villaggio Olimpico i nostri atleti incontrarsi e tenersi in comune sforzo non di contrapposizione è stato un bel messaggio che supera il mondo dello sport. L’inaugurazione di Casa Italia dimostra quanto l’Italia partecipi con convinzione al messaggio che le Olimpiadi esprimono. L’Italia colloca una sua succursale, un luogo in cui si esprime il genio italiano per partecipare a questo grande evento”, ha aggiunto Mattarella. Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, la figlia del presidente della Repubblica, Laura Mattarella, e l’ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro. “Grazie presidente Mattarella. La sua presenza al Villaggio Olimpico e qui a Casa Italia, onora il mondo dello sport”, ha detto Malagò. Alla cerimonia di inaugurazione, erano presenti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente di Stellantis, John Elkann, l’ex tennista e vincitrice del Roland Garros 2010 Francesca Schiavone, ma anche una raggiante Federica Pellegrini, la “Divina” del nuoto italiano: 181 medaglie, di cui 130 d’oro, 36 d’argento e 15 di bronzo. Tra queste, due medaglie olimpiche, l’argento nei 200 stile libero nel 2004 e l’oro sempre nella stessa disciplina e categoria nel 2008 a Pechino, con tanto di record mondiale con 1’54”82.

Per Federica Pellegrini, oggi membro del Cio nonché della giunta del Coni, è la prima Olimpiade non da atleta. “Saranno dei Giochi Olimpici stupendi a Parigi, è la città delle luci, si presta particolarmente a questo tipo di eventi. Inoltre, è bello che le Olimpiadi tornino in Europa. Per noi atleti gareggiare vicino a casa è molto comodo, perché quando ti trovi a competere con un jet lag di otto ore è più difficile, si parte molto prima per abituarsi al fuso orario. Prendere invece l’aereo due giorni prima delle gare è molto comodo. Per me sono i primi Giochi non da atleta, sono qui in un’altra veste, ma sono comunque contentissima di esserci. A quasi 36 anni (il 5 agosto, ndr) non potevo pretendere di essere in acqua a gareggiare. Ma è bello rimanere nel movimento olimpico, mi rende molto orgogliosa”, dice  Federica Pellegrini. La qualità dei trentasei componenti della squadra di nuoto in vasca per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 promette medaglie per l’Italia: dall’eterno Gregorio Paltrinieri al giovane talento di Thomas Ceccon per il nuoto maschile, dalla tenace Simona Quadarella alla luminosa Benedetta Pilato per il nuoto femminile. “La squadra italiana si presenta con tutte le carte in regola per poter fare una grandissima Olimpiade. Il nuoto è uno sport che si decide sempre per centesimi di secondo, ma sono ottimista”. Federica a Parigi potrebbe ritrovare il suo ex coach francese, il mitico Philippe Lucas: “Philippe è una persona che mi porterò sempre nel cuore”.