Foto Ap, via LaPresse

Parigi 2024

Le seconde Olimpiadi della 16enne Sky Brown

Giorgio Burreddu

Nello skateboard la britannica cercherà la seconda medaglia dopo quella ottenuta a Tokyo 2020 a tredici anni

È finito il tempo delle mele. Adesso i giovani fanno skate, volano sulle loro tavole da surf. Desiderano il vento e l’adrenalina, le smancerie possono aspettare. Ne sa qualcosa Sky Brown, 16 anni, una delle più giovani atlete impegnate a Parigi 2024. Giovane eppure veterana. Perché questa è già la sua seconda Olimpiade. "Non sento pressione, onestamente, avendolo già fatto a Tokyo". In Giappone aveva vinto il bronzo, ma questa volta l’obiettivo è più alto. La concorrenza è spietata. Zheng Haohao, cinese, è l'atleta più giovane in corsa, compirà 12 anni tra poche settimane. Nonostante l'età, Haohao ha gareggiato contro esperti medagliati olimpici e campioni degli X-Games. Sky fa spallucce, la competizione non la sente, non le interessa neppure, “penso solo a fare skate, ho solo voglia di mostrare ancora di più i miei nuovi trick. È semplicemente emozionante per me”. Lo skate non riguarda le medaglie. “Riguarda lo spettacolo che fai per tutti. Voglio sempre solo mostrare il mio meglio e la parte bella dello skate”.

Però non è vero che non ci sono più gli adolescenti di una volta. Sky è una ragazza come tutte le altre, anche se è finita sulle pagine dei magazine più patinati del mondo e dopo Tokyo l’hanno fatta esibire per un’ora sul Tamigi, vista Tower Bridge. Lei è una ragazza semplice. “La mattina vado in mare, poi vado a scuola, faccio colazione e poi mi rilasso un po’ con la mia famiglia”. È nata a Miyazaki, in Giappone. A metterla su uno skate è stato suo padre, Stuart, professionista ma quando ancora nessuno pensava di portare questo sport alle Olimpiadi. La madre, Mieko, gestisce il profilo Instagram della figlia. Non aveva un allenatore, così imparò i trucchetti dello skate via YouTube. Quando aveva 11 anni la BBC la indicava come la “bambina destinata a diventare la più giovane atleta olimpica della Gran Bretagna". Nel 2018 partecipa a uno show televisivo, Dancing with the Stars Juniors, e lo vince. Il successo non la cambia. Studia inglese e giapponese. Poi esce, come le teenager. “Verso mezzogiorno, mi piace andare a pattinare per qualche ora, poi tornare e passare del tempo con i miei amici o fare qualcosa di divertente. Magari torno in acqua con i miei amici o mi rilasso a casa”.

Stuart e Mieko erano contrari alla partecipazione di Sky ai Giochi dopo che nel 2020 era caduta a testa in giù rompendosi la testa e riportando lacerazioni al cuore e ai polmoni. "Non ricordo nulla della caduta. Ma a quanto pare quando mi sono svegliata, non sapevo chi fossi o chi fosse la mia famiglia”. Poi lo spavento è passato. Thomas Bach, il presidente del Cio, voleva entrare in contatto con le giovani generazioni. I nativi digitali. Troppo distanti dai matusa e dai boomer. E allora: arrampicata, breakdance, surf, skate. “Contribuiscono a rendere il programma più equilibrato a livello di genere e più urbano, e offrono l'opportunità di entrare in contatto con le giovani generazioni”, aveva detto Bach. Le ragazze come Sky sono la sintesi perfetta di tutto. Appassionata di surf (voleva centrare la doppia qualificazione), sorridente, sponsorizzata, libera. "Mi dicono spesso che sono troppo giovane. Ricevo quello sguardo, quello tipo “cosa ci fa questa ragazzina qui?” Ogni tanto mi capita”.

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