(foto EPA)

olimpiadi

La storica doppietta italiana nel tiro a segno a Parigi: argento e bronzo

Mauro Zanon

Federico Nilo Maldini e Paolo Monna arrivano secondo e terzo nella pistola ad aria compressa a 10 metri. Il medagliere italiano sale a cinque

Parigi. Doppietta Italia, un argento e un bronzo, che fa salire il medagliere tricolore a quota cinque. Inizia alla grande la prima domenica delle Olimpiadi di Parigi, con l’argento di Federico Nilo Maldini e il bronzo di Paolo Monna nella pistola ad aria compressa a 10 metri. Un risultato storico per il tiro a segno italiano, considerando che Maldini è all’esordio olimpico e ha insidiato sino all’ultimo colpo l’oro del cinese Xie Yu, mentre Monna era arrivato 26esimo nella stessa gara ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Non c’erano mai stati due atleti italiani sul podio nella pistola a 10 metri. Al poligono di Chateauroux, che ospiterà tutte le finali di tiro indoor di Parigi 2024, i due azzurri hanno guidato a lungo la finale, ma nei gli ultimi colpi il cinese è stato più lucido, portandosi a casa l’oro con un punteggio totale di 240.9, davanti a Maldini, che ha realizzato uno score complessivo di 240.0, e a Morra, 218.6.

 

Federico Nilo Maldini, 23 anni, carabiniere, è originario di Bologna. Agli Europei di Tallin del 2023 aveva ottenuto il secondo posto nella specialità mista. Poi lo scorso aprile ha vinto il Torneo finale di qualificazione olimpica di tiro sportivo, tenutosi a Rio de Janeiro, ottenendo la decima quota per il Comitato olimpico nazionale italiano, la seconda nella pistola ad aria compressa 10 metri. A Rio, in finale, aveva ottenuto un punteggio totale di 236.8, davanti al bielorusso Uladzislau Dzemesh, 235.9, e al tedesco Philip Grimm, 215.6. Questa mattina Maldini ha fatto ancora meglio, chiudendo le prime due serie da 5 colpi al secondo posto per poi proseguire nella sua gara con costanza, 8 colpi oltre il 10. L’oro è sfumato per pochissimo, ma la certezza per l’Italia è quella di avere un altro campione nel tiro a segno. Paolo Monna, anche lui carabiniere, 26 anni e pugliese di Carovigno, medaglia d’oro agli Europei di Gyor a febbraio, è partito forte chiudendo le prime due serie da 5 colpi con il miglior parziale, 101.4, per poi assestarsi in terza posizione, dietro il duo di testa. Nei dieci metri, dicevamo, è la prima volta che due italiani salgono contemporaneamente sul podio. Per trovare due azzurri in una finale olimpica di tiro sportivo, bisogna tornare indietro di 28 anni, ad Atlanta 1996, ma era pistola libera. Nello staff tecnico che guida Maldini e Monna, c’è Roberto Di Donna, “Dido”, campione olimpico nel tiro ad Atlanta 1996 e detentore dei record italiani di pistola ad aria compressa e pistola libera.

Per la spedizione italiana del tiro a segno è un inizio strepitoso in un’edizione che ha già fatto segnare il record, eguagliato, di atleti qualificati. “Portiamo sette atleti, quattro pistole e tre carabine. Alcuni di loro sono tra i primi nel ranking mondiale, possiamo fare bene”, aveva promesso Di Donna alla vigilia. Promessa mantenuta.

Di più su questi argomenti: